Israele attacca anche lo Yemen: bombe sugli sciiti Houthi, recuperato dal nascondiglio il cadavere di Nasrallah

RMAG news

Bombe israeliane anche sugli Houthi, il gruppo sciita politico e militare che controlla buona parte dello Yemen e che fa parte del cosiddetto “asse della resistenza”, un’alleanza sciita costruita dall’Iran negli ultimi decenni – fa parte anche Hamas pur essendo sunnita – in funzione anti occidentale e anti-israeliana. Gli Houthi tra il 2014 e il 2015 hanno conquistato una larga porzione del territorio yemenita, compresa la capitale Sanaa dopo una sollevazione contro il governo. L’operazione è stata concordata con gli Stati Uniti, una risposta ai molteplici attacchi degli Houthi a Israele.

L’operazione su vasta scala è scattata nel pomeriggio, a 1.800 chilometri dal territorio israeliano. Decine di aerei israeliani hanno colpito postazioni delle milizie sciite, centrali elettriche e un porto marittimo, a Hodeidah. Gli Houthi hanno colpito anche loro in Israele, a Tel Aviv, in sostegno ad Hamas, e da mesi attaccano le navi in transito nel Mar Rosso. Secondo il ministero della Salute quattro persone sarebbero morte e almeno 29 sarebbero rimaste ferite. Il ministro della Difesa Israeliano su X: “Per noi nessun posto è troppo lontano”.

Israele ha continuato a colpire a Beirut nei quartieri considerati roccaforti di Hezbollah. Distrutte ampie aree della città, densamente abitate da civili. L’esercito ha fatto sapere di aver eliminato Nabil Kaouk, altro leader dell’organizzazione terroristica. In tantissimi hanno lasciato le loro case in Libano. Gli sfollati, ha detto il primo ministro libanese Najib Mikati, potrebbero raggiungere presto il milione. Il Programma alimentare mondiale (PAM, o WFP con la più nota sigla inglese), l’agenzia dell’ONU che si occupa dell’assistenza alimentare nel mondo ha annunciato un’operazione per fornire assistenza.

Soltanto oggi sarebbero state uccise una cinquantina di persone. Al momento non ci sono ragioni per interrompere la missione Unifill in Libano per il ministro della Difesa Guido Crosetto. Pronto però a far lasciare il Paese ai connazionali qualora la situazione dovesse ulteriormente deteriorarsi. Il ministro degli Esteri e vice primo ministro Antonio Tajani aveva invece invitato gli italiani in Libano a lasciare il Paese.

Recuperato intanto il corpo del leader Hassan Nasrallah, insieme con altre venti vittime, altri esponenti di Hezbollah. Il nascondiglio si sarebbe trovato sotto edifici residenziali a 53 metri di distanza da una scuola gestita dalle Nazioni Unite. Domani i funerali. Beirut intanto è una città fantasma, gente chiusa in casa e droni a sorvegliare. Israele aveva parlato giorni fa della possibilità di un’invasione. Possibile si tratterà di incursioni più che di un’occupazione.

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