Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch, ha risposto alle ingiurie ricevute da Elon Musk che martedì sera ha definito la Ong Sea-Watch una organizzazione criminale.
“Il crimine di cui siamo responsabili – ha detto Giorgia Linardi – è salvare vite in mare e denunciare le violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo. I veri crimini sono quelli commessi dalle politiche italiane ed europee che facilitano respingimenti verso paesi non sicuri come Libia e Tunisia e omissioni di soccorso. Proprio martedì abbiamo presentato un esposto, nel quale forniamo tutti gli elementi per dimostrare che la strage del 2 settembre, avvenuta al largo di Lampedusa, poteva essere evitata se le autorità competenti fossero intervenute tempestivamente, quando sono state informate dal nostro aereo di monitoraggio Seabird, due giorni prima del ritrovamento a poche miglia da Lampedusa di 7 sopravvissuti, mentre 21 persone hanno perso la vita. La dichiarazione di Musk è stata strumentale, come spesso succede, a sviare l’attenzione dalla denuncia di Sea-Watch”.
“Non ci facciamo intimidire”, ha detto Linardi. “Noi siamo una Ong che si occupa di salvare naufraghi e di documentare quello che succede nel Mediterraneo. Ma in un Paese che si definisce civile e democratico ci aspetteremmo la ferma tutela dello stato di diritto da parte del governo. Invece abbiamo assistito a dichiarazioni altrettanto violente, contro la magistratura e contro Sea-Watch, di alti esponenti del governo, che hanno creato un terreno fertile per il bullismo virtuale di Musk”.