Migranti in Albania, il costoso flop di Meloni: Cpr vuoti e agenti italiani “in vacanza” tra saune e gite

RMAG news

Turisti a spese dello stato italiano, tra saune nel resort 5 stelle e gite tra Durazzo, Tirana, Scutari. È la vita delle forze dell’ordine italiane spedite dal governo Meloni in Albania a fare da “guardia” al nulla.

Come noto infatti il Patto Italia-Albania che ha portato alla costruzione dei Cpr a Shengjin e Gjader è al momento lettera morta: sia l’hotspot della città affacciata sull’Adriatico che il centro di trattenimento nell’entroterra sono vuoti per lo stop imposto dai giudici delle sezioni specializzate in materia migratoria che non hanno convalidato il trattenimento dei migranti provenienti da Egitto e Bangladesh nei Cpr fatti costruire dal governo Meloni in Albania alla luce delle norme europee sui “Paesi sicuri” che non lo consentono.

Così, mentre nei giorni scorsi grazie alla rivista “Polizia penitenziaria” edita dal sindacato Sappe si era venuti a conoscenza che il Cpr era diventato una sorta di canile per i randagi del piccolo paese, accuditi dagli agenti della penitenziaria, oggi ad accendere un faro sull’operato delle nostre forze dell’ordine è la trasmissione tv albanese “Piranjat”.

Ne emerge uno spaccato, come riferisce anche Repubblica, a dir poco incredibile. Ospiti dell’hotel Rafaelo, resort a 5 stelle a Shengjin, il contingente italiano di poliziotti, carabinieri e finanzieri, seppur ridotto della metà proprio per l’assenza di migranti, ha trascorso le ultime settimane in una sorta di vacanza pagata dai contribuenti.

Tutti in servizio con regolare trattamento di missione internazionale, pari a cento euro al giorno più vitto e alloggio, alle inviate della tv albanese, munite di telecamere nascosta, hanno raccontato che sono stati inviati lì per lavoro, “non ci pagano per fare i turisti”, eppure nei fatti di lavoro da svolgere non ce n’è.

Il racconto si arricchisce di dettagli, dal tempo passato tra sauna e Spa del resort di Shengjin alle gite per osservare da vicino il Paese che li ospita. “Ieri siamo stati a Durazzo, bellissima. Poi Tirana, Scutari due giorni fa. Paga tutto il governo italiano”, racconta un militare italiano.

Uno degli intervistati prova anche ad “abbordare” l’inviata della trasmissione, la invita ad una serata in discoteca e poi a pranzo. Racconta poi della vita nel resort, tra “bagno turco, sauna, la jacuzzi. Ci siamo portati il costume”.

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