San Giovanni in Fiore, intossicati dai funghi al ristorante

San Giovanni in Fiore, intossicati dai funghi al ristorante

Il Quotidiano del Sud
San Giovanni in Fiore, intossicati dai funghi al ristorante

Tragica giornata per una comitiva di turisti in gita a San Giovanni in Fiore intossicati dai funghi, per i casi più gravi disposto il ricovero in strutture ospedaliere fuori Regione

SAN GIOVANNI IN FIORE – Finisce male la scampagnata di alcuni turisti in vacanza in Sila, ricoverati all’ospedale per una intossicazione da funghi velenosi. Per alcuni di loro, la situazione clinica sembra essere abbastanza seria.
La tragedia si è consumata in questi ultimi giorni di settembre, quando l’altopiano silano si presenta in tutta la sua bellezza autunnale, compresa quella della varietà di funghi.

E così che, una comitiva di turisti, provenienti da fuori dalla Calabria, decide di trascorrere in Sila una giornata dell’autunno incipiente, anche per degustare i suoi prodotti più pregiati: fra questi ovviamente i funghi. Senza sapere che la scampagnata festosa si sarebbe trasformata in tragedia, di cui ancora non si conosce l’esito finale. Dopo una giornata in giro la comitiva decide di terminare la gita recandosi in un ristorante situato nell’hinterland di San Giovanni in Fiore per una degustazione di funghi, di cui la Sila in questi giorni offre varietà di ogni genere. Purtroppo non erano quelli giusti, probabilmente confusi con una specie commestibile, che si sono rivelati quasi letali.

INTOSSICATI DAI FUNGHI DURANTE UN PRANZA A SAN GIOVANNI IN FIORE

Alcuni membri della comitiva, dopo averne mangiato una porzione, iniziano ad avvertire forti dolori. Sul posto arrivano i sanitari, che, resosi conto della gravità della situazione, decidono di trasferire i malcapitati in un ospedale fuori regione, attrezzato per questo tipo di avvelenamento. Da un primo esame si parla spappolamento del fegato.

Il fatto fa riflettere, ancora una volta, sul problema di non confondere funghi, che a prima vista paiono commestibili (come le “mazze di tamburo”, comunemente chiamati “coculini”) ed alcuni che in apparenza sembrano uguali, ma hanno la parte inferiore più scura e il gambo molto diverso. Per questo motivo la Polizia Provinciale, distaccamento di San Giovanni in Fiore, in questi giorni ha intensificato i controlli su tutto il territorio silano sui raccoglitori di funghi, che devono essere muniti di tesserino, rilasciato dal Comune. I controlli sono mirati, affinché non vengano raccolte specie tossiche e che i contenitori siano quelli giusti: cesti e non buste di plastica e che non vengano usati rastrelli o attrezzi che ne alterano l’equilibrio.

Il Quotidiano del Sud.
San Giovanni in Fiore, intossicati dai funghi al ristorante

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