Libertà addio, la Camera ha approvato la legge-Erode e la legge anti-Gandhi

RMAG news

La Camera dei deputati ieri ha approvato una norma che impone ai detenuti l’assoluta obbedienza alle guardie carcerarie. Chiunque, anche in modo nonviolento, non obbedirà alla guardia e non rispetterà un ordine (anche se l’ordine è evidentemente ingiusto o scriteriato) sarà punito col carcere fino a sette anni. Cioè: tu rubi una mela, ti mettono in prigione per sei mesi (rifiutando la condizionale: possono), poi ti rifiuti di spegnere la luce perché sono le nove di sera e vuoi leggere, finisci davanti al giudice che ti rifila sette anni aggiuntivi di pena. In Iran queste cose non succedono. Neppure a Cuba.

La Camera ieri ha approvato una norma che prevede l’arresto e la condanna a anni di prigione per le persone che protestano in mezzo alla strada. (Nell’Argentina di Videla queste cose già succedevano. Anche in Spagna negli anni sessanta, quando c’era Franco). La Camera ieri ha approvato una norma che prevede il carcere immediato per chi occupa abusivamente appartamenti sfitti, anche di proprietà pubblica Anche in Egitto è così. La prima di queste nuove norme si chiama legge Anti-Gandhi. La seconda di queste norme viene chiamata legge “stato-di-polizia”. La terza di queste norme si chiama legge anti-Salis. La Camera ha anche approvato una norma che cancella la norma precedente sulle detenute madri. La norma precedente proibiva la detenzione in prigione delle mamme con bambini di meno di un anno. Era una norma prevista dal codice fascista.

La nuova norma è stata scritta perché il legislatore ha considerato eccessivamente liberale la norma fascista, e ha stabilito che i bambini di meno di un anno, se le loro madri hanno commesso un delitto, possono benissimo stare in prigione. È il posto giusto. Quest’ultima norma, votata da più della metà del nostro Parlamento, si chiama Legge Erode. Erode però era uno solo. La sua ferocia era molto conosciuta era la ferocia di un singolo. Qui da noi la ferocia è stata condivisa da più di duecento persone. Era difficile, qualche anno fa, immaginare che il parlamento potesse cadere nelle mani di una maggioranza su posizioni che la collocano alla destra del regime fascista.

Tutto quello che ho scritto è pura cronaca. Parziale. Perché nel decreto sicurezza approvato ieri, e che contiene queste norme, ci sono anche altre disposizioni tutte in linea con l’idea che uno stato serio deve reprimere (con violenza e senza riguardi per nessuno) chiunque non si allinea e non si inginocchia. Oltre alla cronaca poi c’è il commento. Qui non si tratta neanche di commentare, c’è solo da stupirsi: come può un governo che approva norme su norme di evidente ispirazione forcaiola, reazionaria, illiberale, e ultra-fasciste, come può considerarsi un governo liberale? E come possono i liberali associarsi a questa truppa di tagliagole?

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