Crollo palazzina a Saviano, il post fake su Facebook denunciato dalla famiglia delle vittime

RMAG news

Erano circa le 7 del mattino di domenica scorsa quando un violento boato ha svegliato la cittadina di Saviano (località nolana in provincia di Napoli). Una fuga di gas, probabilmente partita da un piano superiore, ha causato una terribile esplosione che ha provocato il crollo di un’intera palazzina. Siamo in via Tappia e la deflagrazione ha danneggiato anche alcuni edifici vicini, costringendo le autorità ad evacuare due famiglie. Intanto, il bilancio è stato drammatico: hanno perso la vita Vincenza Spadafora, moglie di Antonio Zotto, i loro figli Autilia Pia e Giuseppe, rispettivamente di 4 e 6 anni e la loro nonna, Autilia, 80enne. Estratto vivo dalle macerie, grazie al lavoro incessante di vigili del fuoco, carabinieri e soccorsi, il terzo figlio della coppia, Gennario, di 2 anni. Le sue condizioni, al netto di qualche grave frattura, non hanno destato particolari preoccupazioni. Al momento è ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli.

Esplosione e crollo di una palazzina a Saviano: cosa è successo e chi sono le vittime

Per quanto riguarda le condizioni di salute di Antonio Zotto, è stata diramata una nota dall’ospedale Cardarelli di Napoli. I sanitari hanno comunicato di aver estubato il paziente che ora sta respirando autonomamente. La situazione clinica è “impegnativa ma non drammatica. Da qualche ora è stato estubato e respira spontaneamente. È quanto si apprende dai medici della Tigu (Terapia Intensiva Grandi Ustionati) dell’azienda ospedaliera napoletana. La prognosi resta riservata“, è stato specificato nel bollettino medico. “La prognosi resta riservata. A destare preoccupazione sono non soltanto le profonde ustioni diffuse sul 35 per cento del corpo ma anche un grosso trauma toracico con difficoltà a livello di apparato respiratorio“.

Il post su Facebook condannato dai parenti delle vittime: “È un fake”

Intanto, un membro della famiglia vittima del crollo ha scritto un post su Facebook. Al sui interno è stato denunciato a sua volta un altro post, definito falso, nel quale è stato comunicato che i parenti degli Zotto – Spadafora avessero fatto richiesta di beni di prima necessita. Subito è arrivata la smentita a mezzo social: “Sta girando un post dove la famiglia del piccolo Gennaro sopravvissuto alla tragedia di Saviano cerca generi di prima necessità per il piccolo, TUTTO FALSO. Le famiglie Zotto Spadaforo e Coppola sono in grado di provvedere a tutto. Poi alle spalle del piccolo c’è un esercito oltre la famiglia, in primis Sindaco e Amministrazione di Saviano, Aministrazione di Nola e Casamarciano dove risiedono la maggior parte della famiglia e poi la Famiglia Piccolo supermercati dove lavora Antonio. Noi familiari cerchiamo una cosa.. una Preghiera per ANTONIO. GRAZIE“.

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