Accise sul diesel, il governo Meloni prepara la stangata da 3 miliardi: sarà tassato come la benzina, altro che taglio

RMAG news

Nel 2019, rigorosamente dall’opposizione, in un video ormai diventato virale veniva inquadrata in auto mentre faceva rifornimento e prometteva il taglio delle accise, una delle tasse più odiate dagli italiani. Giorgia Meloni, una svolta sbarcata due anni fa a Palazzo Chigi, prendeva poi le distanze da sé stessa: “Io non ho promesso di tagliare le accise sulla benzina in questa campagna elettorale perché sapevo in che situazione mi sarei trovata”

Una frase che però cozza col programma di Fratelli d’Italia, che ne parla apertamente al punto 17 in cui il partito della premier si impegna per la “sterilizzazione delle entrate dello Stato da energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise”.

Caro carburanti? Facciamo chiarezza.#gliappuntidiGiorgia https://t.co/cWIBXLRE4O

— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) January 11, 2023

Ma dal taglio delle accise promesso e non mantenuto, la presidente del Consiglio hanno fatto un triplo carpiato arrivando addirittura ad aumentare le tasse sul carburante. È tutto scritto nel Piano strutturale a medio termine del ministero dell’Economia, pubblicato lo scorso 28 settembre, al cui interno viene stimato l’andamento di alcuni indicatori economici per i prossimi sette anni, tra cui il rapporto tra il debito pubblico e il Prodotto interno lordo, di fatto un documento che è alla base della prossima Manovra di bilancio.

Quanto valgono le accise su benzina e diesel

Al suo interno c’è una corposa parte che riguarda il riordino delle agevolazioni fiscali, che secondo il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti nel 2023 erano 625, di cui 207 riconducibili all’Irpef. Il Piano strutturale dell’esecutivo prevede un riordino di queste spese fiscali e tra queste c’è “l’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina”.

Attualmente infatti il valore dell’accisa sulla benzina è diverso dal valore di quello sul gasolio, quello che viene comunemente definito diesel: su un litro di benzina infatti si pagano 72,8 centesimi di accisa, su un litro di diesel 61,7 centesimi.

L’aumento delle accise sul diesel

L’obiettivo del governo è quelli di allineare, verso l’alto, il diesel alla benzina. La giustificazione arriva da fattori ambientali: nel catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli, redatto dal Ministero dell’Ambiente, si sottolinea infatti che in Italia “l’accisa applicata per il gasolio per autotrazione è inferiore a quella della benzina e ciò non trova giustificazioni in termini ambientali”, anzi “l’aliquota accisa del gasolio dovrebbe essere innalzata al livello della benzina. Infatti, il trattamento più favorevole del gasolio contribuisce certamente al grave problema dell’Italia di inquinamento atmosferico da PM, ossidi di azoto e ozono, con sforamento dei limiti previsti dalle direttive europee sulla qualità dell’aria e procedura di infrazione (tutti gli inquinanti citati sono direttamente o indirettamente associati alle maggiori emissioni specifiche del parco circolante a gasolio”, si legge nel catalogo.

Allineando i due valori, si evidenzia nel Piano strutturale a medio termine del ministero dell’Economia, lo Stato incasserebbe 3,4 miliardi di euro l’anno, almeno in base ai dati del 2021: un salasso per gli automobilisti, una boccata di ossigeno per le casse disastrate del Paese.

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