Israele risponderà all’Iran ma cerca l’ok di Biden: dopo i 181 missili Netanyahu promette ritorsioni

RMAG news

La risposta ci sarà. Questo è certo. Ma obiettivi e dimensioni stavolta saranno concordati con il munifico fornitore di armi e di batterie antimissili: gli Usa. «L’Aeronautica militare israeliana si sta preparando a rispondere all’Iran, secondo le istruzioni dei vertici politici»: lo riferisce Times of Israel. Uno dei motivi per cui non è stata presa una decisione su come rispondere all’Iran durante la riunione di martedì del gabinetto israeliano è perché i dirigenti del governo vogliono consultarsi con l’amministrazione Biden. È il retroscena svelato ad Axios da un alto funzionario israeliano.

La nuova risposta israeliana all’Iran

Secondo la fonte di Axios, Israele risponderà da solo ma vuole coordinare i suoi piani con gli Stati Uniti a causa delle implicazioni strategiche della situazione. Un altro attacco iraniano in risposta a una rappresaglia israeliana richiederebbe infatti una cooperazione difensiva con il comando centrale degli Stati Uniti, più munizioni per l’aeronautica militare israeliana e potenzialmente altri tipi di supporto operativo da parte di Washington. Biden ha affermato ieri che gli Stati Uniti e Israele stanno discutendo la risposta all’attacco iraniano e «resta da vedere» quale sarà l’esito. Un dirigente Usa ha affermato che ieri nei colloqui tra l’amministrazione Biden e il governo israeliano gli Stati Uniti hanno messo in chiaro di sostenere una risposta israeliana ma che ritengono che debba essere ponderata. Il capo di stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, ha affermato che Israele risponderà all’attacco missilistico iraniano «con precisione e potenza», giurando che l’esercito ha la capacità di «raggiungere e colpire qualsiasi punto del Medio Oriente». «E quei nostri nemici che non lo hanno capito fino ad ora, lo capiranno presto», ha detto in una dichiarazione video, durante una visita alla base aerea di Tel Nof.

L’Iran «non ha assolutamente alcun interesse a una guerra più ampia». Lo ha ribadito la portavoce del governo di Teheran, Fatemeh Mohajerani, all’indomani dell’attacco missilistico contro Teheran condotto in risposta alle uccisioni di Hassan Nasrallah e Ismail Haniyeh. Teheran aveva dato prova di «moderazione» dopo l’uccisione del leader di Hamas «nonostante le richieste» che arrivavano dal suo popolo perché rispondesse, «perché è interessata alla pace a Gaza». «Ma poi» – ha accusato Mohajerani – «Israele ha incendiato l’atmosfera e noi non permetteremo mai che un centimetro del nostro territorio o la dignità dell’Iran siano macchiati». L’esercito israeliano ha ammesso che diverse basi dell’aeronautica sono state danneggiate nell’attacco missilistico balistico lanciato dall’Iran martedì, ma che non sono state colpite armi, soldati o aerei. «Non ci sono danni che abbiano fermato l’operazione dell’Aeronautica in nessuna fase», ha affermato l’Idf. I danni alle infrastrutture e alle proprietà nelle aree civili sono stati «solo di lieve entità», probabilmente causati da schegge di missili intercettatori. L’Idf ha inoltre dichiarato che le difese aeree del Paese hanno «funzionato in modo impressionante, con alti tassi di intercettazione».

L’offensiva terrestre in Libano continua

Intanto, prosegue l’offensiva terrestre in Libano. Le Forze di difesa israeliane affermano che la 98ª Divisione in azione nel Libano meridionale è stata impegnata in combattimenti ravvicinati con agenti di Hezbollah e ha diretto attacchi aerei contro uomini armati e postazioni del gruppo libanese. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’Idf, in una recente operazione, l’unità commando Egoz della divisione ha distrutto una postazione di Hezbollah, tra cui un lanciarazzi e un deposito di esplosivi. L’aeronautica militare israeliana afferma di aver colpito più di 150 siti del partito sciita filo-Iran. E nella guerra di terra Israele conta le prima vittime. L’esercito israeliano (ha dichiarato che 8 suoi uomini sono stati uccisi ieri nel Sud del Libano, dove Idf sta combattendo contro i miliziani di Hezbollah. «L’Idf ha annunciato che altri sette soldati sono caduti», ha affermato l’esercito dopo aver annunciato la morte di un primo soldato in Libano ieri mattina. Circa 1,2 milioni di persone sono state sfollate a causa dei continui attacchi israeliani nel sud del Libano. Lo ha dichiarato il primo ministro ad interim di Beirut, Najib Mikati. «Oggi (ieri, ndr) , nella notte, abbiamo avuto più di 1,2 milioni di libanesi sfollati», ha detto durante un dibattito ospitato dalla Task Force americana sul Libano.

Dalla guerra sul campo a quella diplomatica. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che avrebbe impedito al Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di entrare nel Paese perché non ha «condannato in modo inequivocabile» il massiccio attacco missilistico dell’Iran contro Israele. «L’Iran ha lanciato circa 200 missili balistici verso Israele. Come ho fatto in relazione all’attacco iraniano di aprile, e come avrebbe dovuto essere ovvio nel contesto della condanna che ho espresso ieri (martedì, ndr), condanno nuovamente e fermamente il massiccio attacco missilistico di ieri (martedì, ndr) di Teheran contro Israele». Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in Consiglio di Sicurezza, rispondendo indirettamente alle accuse dello Stato ebraico. Ma per Israele resta “persona non gradita”.

Please follow and like us:
Pin Share