Lo abbiamo visto apparire in un pub per suonare con la figlia in occasione del suo compleanno. Sarebbe stato difficile immaginare un regalo più bello dal proprio papà. Soprattutto se tuo padre è David Gilmour, una delle anime dei mitici Pink Floyd, per i quali ha cantato e suonato la chitarra. Negli ultimi giorni abbiamo potuto ammirarlo sul palco del Circo Massimo di Roma, tappa italiana del suo tour, organizzato per far ascoltare in giro per il mondo il nuovo disco, Luck and Strange. Quest’ultimo è stato definito un capolavoro dalla critica, mettendo d’accordo il pubblico e persino i suoi detrattori. Ovviamente l’esibizione dal vivo ha lasciato chi vi ha partecipato senza parole. Come sempre si è trattato di una meravigliosa emozione.
David Gilmour e l’ultimo album ‘Luck and Strange’: il tour e la tappa romana del Circo Massimo
Cantautore e musicista, Gilmour è uno dei migliori chitarristi al mondo. Il suo stile è unico e inimitabile e con gli anni ha dimostrato di possedere una maturazione artistica fuori dal comune. Non solo nella composizione musicale ma anche nella scrittura dei testi, spesso intimi ed emozionanti. E Luck and Strange è anche questo, una riflessione sulla vita, sullo scorrere del tempo, sulla vecchiaia e sull’inevitabile incontro che ognuno di noi prima o poi dovrà fare con la morte. Un’idea partorita in famiglia, durante il lockdown causato dalla pandemia provocata dal covid. L’album è stato realizzato e pubblicato nove anni dopo l’ultima raccolta di inediti: Rattle That Lock, del 2015.
La lite con Roger Waters definito odiatore e antisemita
Ma di Gilmour si è parlato in questi giorni anche per la diatriba che lo ha visto litigare in passato con l’ex ‘compagno di band’ Roger Waters. I due non hanno avuto più rapporti, né personali né artistici, troppe le divisioni e le differenti visioni, sia da un punto di vista professionale che in generale nella vita. Così, in occasione di un’intervista rilasciata al The Guardian, Gilmour – ‘interrogato’ sulla possibilità di tornare a fare musica con Waters, ha risposto: “Assolutamente no. Tendo a stare alla larga dalle persone che sostengono attivamente dittatori genocidi e autocratici come Putin e Maduro. Niente mi farebbe condividere il palco con qualcuno che pensa che un simile trattamento delle donne e della comunità Lgtbq+ vada bene. Mi piacerebbe tornare sul palco con Rick Wright, che è stata una delle persone più gentili e musicalmente dotate che abbia mai conosciuto“.
