Libano, scontri Israele-Hezbollah nel sud: e Trump invita Netanyahu ad attaccare i siti nucleari in Iran

RMAG news

Il conflitto tra Israele e le milizie di Hezbollah nel sud del Libano si fa sempre più violento ma, soprattutto, coinvolge ormai apertamente anche le truppe di terra.

Epicentro del “confronto” è il villaggio di Odaisseh, dove i miliziani del Partito di Dio sciita hanno denunciato che i soldati “del nemico israeliano” hanno tentato di avanzare verso la periferia della città.

Il movimento libanese ha dichiarato di aver colpito con razzi le truppe israeliane nella zona di Yarun, nel sud del Libano, e in due punti oltre il confine. Israele ha invece fatto sapere di aver messo nel mirino il quartier generale dell’intelligence di Hezbollah a Beirut.

Comandante brigate al Qassam ucciso in raid in Libano

Raid dell’IDF che continuano a mietere vittime civili ma anche dirigenti apicali del nemico, da Hezbollah ad Hamas. L’ultimo dell’elenco è Saeed Atallah Ali, comandante del braccio armato del gruppo palestinese, le Brigate al Qassam.

La stessa Hamas ha confermato che Saeed Atallah Ali è stato ucciso in un raid da un drone israeliano che ha colpito il campo profughi palestinesi di Beddawi, nel nord del Paese dei Cedri. Nell’operazione, stando a Hamas, sono rimasti uccisi anche la moglie e due figlie di Atallah Ali.

“Promettiamo al nostro popolo di vendicare il sangue puro versato e di confermare che la nostra prossima serie di risposte sarà nei fatti prima che nelle parole”, è stata la risposta di Hamas.

Il “consiglio” di Trump a Netanyahu

Nel conflitto che sta infuocando il Medio Oriente entra a gamba tesa anche l’ex presidente degli Stati Uniti e candidato alla Casa Bianca Donald Trump.

Confermandosi fedele sostenitore del governo di Benjamin Netanyahu, il tycoon durante un comizio in North Carolina ha suggerito a Israele di colpire i siti nucleari iraniani. “La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi”, ha detto Trump a chi gli chiedeva cosa pensasse della replica data dal presidente americano Joe Biden sulla possibilità che lo Stato ebraico colpisca gli impianti atomici di Teheran.

Proprio l’amministrazione Biden-Harris, che al di là dei distinguo nei discorsi pubblici ha di fatto avallato ogni scelta israeliana, nelle ultime ore ha frenato sulla possibile strategia israeliana di colpire siti strategici in Iran, dai siti nucleari ai giacimenti petroliferi.

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