Ferrero, i cioccolatini Kinder con appalti sottopagati: la protesta delle lavoratrici a 5 euro l’ora

RMAG news

La società dell’uomo più ricco d’Italia, un patrimonio personale di 44 miliardi di dollari secondo Forbes, che utilizza lavoratori e lavoratrici in appalto che ne incassano 5 all’ora, meno del costo di una scatola dei cioccolatini che producono nello stabilimento di Castagnito.

La protesta delle lavoratrici sottopagate Ferrero

È la bomba mediatica che coinvolge Ferrero, l’azienda guidata da Giovanni Ferrero e nota a livello mondiale per la sua celebre Nutella, ma non solo.

Venerdì 4 ottobre decine di dipendenti della Proteco srl, una società che lavora in appalto per la multinazionale dolciaria, hanno protestato pubblicamente davanti alla sede di Ferrero ad Alba, in Piemonte.

Con i dipendenti Proteco, in larga parte donne, c’erano i sindacalisti dell’Unione Sindacale di Base, tutti pronti a sfilare dietro uno striscione dal messaggio evidente: “Appalti Ferrero, trent’anni di lavoro sottopagato”.

Il caso in Parlamento

Una vicenda che presto arriverà in Parlamento grazie all’interessamento del capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, che sul tema ha presentato un’interrogazione al ministero del Lavoro Calderone.

“L’ovetto Kinder compie 50 anni, ma qualcuno non festeggia. Ennesima esternalizzazione per ridurre il costo del lavoro, ennesimo appalto al ribasso che permette a una multinazionale di disinteressarsi delle condizioni di chi confeziona i suoi prodotti: la Proteco Srl. lavora in appalto per Ferrero ad Alba. Le sue 200 addette confezionano gli ovetti Kinder, i Mon Chéri, i cioccolatini Raffaello. Il paradosso? Una scatola di cioccolatini costa più di un’ora del loro lavoro, perché la paga è di 5 euro netti l’ora. C’è chi lavora con part-time involontari e quella scatola non riesce nemmeno a regalarla ai suoi figli”, denuncia infatti il parlamentare.

“Contratto Multiservizi, il solito, peccato che non si tratti di addette alle pulizie. Trent’anni di lavoro sottopagato a cui le lavoratrici si stanno ribellando con uno sciopero. Giovanni Ferrero, con un patrimonio da 43,8 miliardi, è l’uomo più ricco d’Italia. È degno della sua fama di imprenditore illuminato e della sua posizione avvalersi di lavoro povero e sfruttato? Io non credo. L’impresa si assuma le sue responsabilità – è l’appello di Grimaldi – il Governo che ha bocciato il salario minimo e aperto al far west della somministrazione, come pensa di aiutare queste lavoratrici?”.

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