Gaza, Israele bombarda una moschea e una scuola: strage con 24 morti, Netanyahu “avvisa” l’Iran

RMAG news

Israele non dimentica Gaza. A un giorno dall’anniversario del 7 ottobre l’offensiva dell’IDF nella Striscia non si ferma, nonostante l’attenzione di Tel Aviv sia più rivolta verso il confine nord, quello col Libano e con Hezbollah, e verso l’Iran “sponsor regionale” dei terroristi.

Nella notte tra sabato e domenica un attacco aereo dell’aviazione israeliana ha colpito una moschea a Deir Al-Balah, una località centrale della Striscia di Gaza.

L’attacco israeliano ad una moschea di Gaza

L’IDF ha rivendicato l’attacco “mirato”, parlando della moschea come di una “struttura che in precedenza fungeva da moschea Shuhada al-Aqsa nell’area di Deir al Balah” e che ora ospitava “un centro di comando e controllo” all’interno del quale “operavano i terroristi di Hamas“.

Il bilancio del raid aereo è gravissimo: l’ufficio stampa governativo di Gaza parla di almeno 24 palestinesi morti e 93 feriti, e accusa Israele di aver commesso “due brutali massacri” durante la notte, bombardando una moschea e una scuola trasformate in rifugio.

At least 13 martyrs and a large number of wounded as a result of an Israeli raid that targeted a mosque near Al-Aqsa Martyrs Hospital in Deir al-Balah in the central Gaza Strip. pic.twitter.com/1GqQkS1yFb

— shameen suleman (@shameensuleman) October 6, 2024

La scuola a cui fa riferimento l’ufficio stampa governativo di Gaza è la Ibn Rushd, al centro della Striscia di Gaza: entrambe ospitavano centinaia di sfollati, ha precisato l’ufficio stampa.

Non solo raid aerei. Le Forze di difesa israeliane hanno lanciato una nuova operazione di terra contro Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo le informazioni di intelligence, Hamas starebbe cercando di raggrupparsi nell’area: i carri arri armati hanno circondato il campo profughi, mentre l’aeronautica e l’artiglieria hanno colpito decine di siti, tra cui depositi di armi, tunnel e altre infrastrutture.

Netanyahu annuncia l’attacco all’Iran

In un discorso pubblico registrato e trasmesso dai media israeliani, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha di fatto confermato l’imminenza di un attacco dell’IDF contro l’Iran, offensiva che secondo diversi analisti dovrebbe colpire siti strategici del Paese guidato dall’ayatollah Khamenei.

“L’Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo”, ha detto nel suo discorso alla nazione Netanyahu.

שנה טובה אזרחי ישראל. הנה המסר שלי אליכם >> pic.twitter.com/iz99XkOkny

— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 5, 2024

Il primo ministro israeliano ha poi aggiunto che l’esercito israeliano è riuscito a distruggere “gran parte” dell’arsenale del movimento islamista Hezbollah in Libano e ha cambiato il corso del conflitto. “Abbiamo distrutto gran parte dell’arsenale di missili e razzi che Hezbollah ha accumulato nel corso degli anni”, le sue parole.

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