Pontida, dalla Lega il “vaffa” a Tajani: Salvini ricuce con l’alleato e fa i conti con la “star” Vannacci

RMAG news

Nella Pontida più a destra di sempre, per l’attesa dei discorsi di leader estremisti come l’ungherese Viktor Orban, l’olandese Geert Wilders, il portoghese André Ventura e in videocollegamento la francese Marine Le Pen, si celebra l’ennesimo strappo tra Lega e Forza Italia.

Tutta colpa dei giovani leghisti, protagonisti nella prima giornata della festa annuale del Carroccio di una clamorosa contestazione nei confronti dell’alleato di governo ed in particolare del suo segretario, il vicepremier Antonio Tajani.

Cori e striscioni contro Tajani

Prima un mini corteo entrando in una tensostruttura intona il coro “Tajani, Tajani vaffanculo”, poi sfilano con uno striscione dal significato chiarissimo: “Ius scholae in vista, Tajani scafista?”, per ribadire il ‘no’ allo smarcamento di Forza Italia sui temi dei diritti civili e in questo caso della cittadinanza.

la bella gioventù di Pontida in coro “Tajani Tajani vaffanculo”…e striscioni “Ius Scholae in vista. Tajani scafista” o “Salis Orban ti aspetta”…poi quando gli chiedi dichiarazioni ufficiali negano…stiamo crescendo orde di barbari codardi#Pontida #Salvini #Tajani #6ottobre pic.twitter.com/NN2VzDdsJj

— Sirio 🏀 (@siriomerenda) October 6, 2024

È abbastanza per creare un caso. Forza Italia parla tramite Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Le dichiarazioni che giungono da Pontida, ottusamente ingiuriose nei riguardi del nostro segretario nazionale, provengono evidentemente da ignoranti, perché evidentemente ignorano il contenuto della proposta di Forza Italia sullo “Ius Italiae” e intervengono scompostamente con slogan volgari e frasi fatte di miserabile livello. Sono certo che la dirigenza della Lega prenderà le distanze da tali inqualificabili parole e non farà mancare il leale sostegno al segretario Tajani”.

Un disastro che costringe Matteo Salvini ad intervenire in prima persona, a scusarsi con l’alleato di governo. “Non dobbiamo sbagliare niente, non stiamo giocando, rischio 6 anni di carcere perché ho fatto quello che credevo, quindi non possiamo scherzare. Gli avversari sono fuori, Tajani è un amico e un alleato, Meloni è un’amica e un’alleata. Se qualcuno vuole giocare il mondo è grande, ci sono tanti parchi giochi”, le parole del segretario per ricucire lo strappo.

Almeno pubblicamente lo stesso Tajani chiude il caso. “Grazie Matteo Salvini. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo”, scrive su X il leader azzurro.

Vannacci star di Pontida

Nella serata di sabato arriva anche Roberto Vannacci, l’ex generale dell’Esercito e recordman di preferenze leghiste alle scorse Europee. Lui e Salvini girano per gli stand mangiando assieme, c’è chi intona anche la canzone “Generale” di Francesco De Gregori.

Camminano assieme, ma c’è una certa tensione nascosta. Salvini ripete che di lui si fida, ma Vannacci resta un eletto indipendente in Europa, senza tessera del partito.

Anzi, da mesi ormai il generale va ampliando una sua rete nazionale, legata alla sua associazione, che sembra essere una base per la costruzione di un partito. Salvini però si mostra tranquillo: “Se uno viene a una iniziativa di partito non lo fa perché sta lavorando per un altro partito”, prova a spegnere i sospetti il vicepremier. Vedremo…

Please follow and like us:
Pin Share