L’architetto Kengo Kuma firma la scenografia di “Simon Boccanegra” al San Carlo di Napoli

L’architetto Kengo Kuma firma la scenografia di “Simon Boccanegra” al San Carlo di Napoli

Il Quotidiano del Sud
L’architetto Kengo Kuma firma la scenografia di “Simon Boccanegra” al San Carlo di Napoli

Il celebre architetto giapponese Kengo Kuma ha firmato una scenografia inedita per l’opera “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi, in programma l’11 e il 13 ottobre al Teatro San Carlo di Napoli.

NAPOLI – Il celebre architetto giapponese Kengo Kuma ha firmato una scenografia inedita per l’opera “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi, in programma l’11 e il 13 ottobre al Teatro San Carlo di Napoli. L’allestimento, realizzato per Alcantara e inserito nel contesto di Edit Napoli, una fiera del design editoriale e d’autore, segna un incontro straordinario tra l’architettura contemporanea e l’arte lirica italiana.

Per Kuma, questa è stata la prima visita al prestigioso San Carlo, che lo ha lasciato incantato e pronto ad accettare, forse in futuro, la sfida di firmare un’intera opera. «Forse lo farò – ha dichiarato Kuma con un sorriso – ora intanto lavoro con il re dell’Opera, Verdi». «Per Napoli poi ho una simpatia enorme, come il Giappone ha vulcani, vento, mare. La storia di Simon Boccanegra somiglia a quella dei samurai, parte dalla violenza ma va verso la purezza, è fatta di onde del mare», ha aggiunto l’architetto.

LA SCENOGRAFIA DI KENGO KUMA

La scenografia di Kuma, intitolata Shiwa Shiwa – un termine giapponese che evoca pieghe e solchi, simboli della natura in perenne trasformazione – riflette la complessità e l’evoluzione della storia di Simon Boccanegra. L’elemento chiave della scenografia è una grande superficie di Alcantara traforata di circa settecento metri quadrati, che si avvolge attorno al palcoscenico, creando un effetto dinamico e quasi immateriale. Le onde materiche sembrano fluttuare nell’aria, animate da un sofisticato gioco di luci che contribuisce a creare un ambiente suggestivo e mutevole.

LA SCENOGRAFIA PER L’OPERA DI SIMON BOCCANEGRA: TRA POESIA E SIMBOLISMO

L’approccio di Kuma ha puntato a integrare materiali, forme e luce, in un lavoro di ricerca che esprime una sintesi tra tessitura e architettura. «Ogni materiale racconta la natura», ha spiegato l’architetto. «La forma si ispira alla tessitura, abbiamo giocato con la luce e scelto un bianco particolare, non assoluto». Questa combinazione di elementi ha dato vita a una scenografia capace di evocare non solo le onde del mare, che rappresentano simbolicamente i tumulti interiori dei personaggi, ma anche il legame profondo tra Napoli e Genova, le due città marittime protagoniste della storia.

L’effetto finale è duplice: da un lato, la scenografia rimanda alla morbidezza e all’impalpabilità del Cristo Velato di Sanmartino, capolavoro scultoreo che celebra l’equilibrio tra arte e scienza nella cultura partenopea; dall’altro, si percepisce una scintillante durezza che richiama le armature e le spade, emblemi della lotta e del conflitto narrati nell’opera.

LA TRADIZIONE INCONTRA LA MODERNITÀ

Per il sovrintendente del San Carlo, Stéphane Lissner, l’arrivo di Kengo Kuma segna un momento storico per il teatro. «Questo è un momento storico. Non è un allestimento, è molto di più, c’è grande poesia, grazie per il regalo». Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha evidenziato il valore di questo connubio tra bellezza, innovazione e cambiamento.

Sul versante musicale, l’allestimento segna il debutto al San Carlo del direttore Michele Spotti. Sul palco, Ludovic Tézier interpreterà Simon Boccanegra, mentre Marina Rebeka sarà Maria Boccanegra, Michele Pertusi vestirà i panni di Jacopo Fiesco e Francesco Meli sarà Gabriele Adorno. La tensione emotiva e i profondi conflitti interiori della narrazione saranno così amplificati dal potente dialogo tra voce, musica e una scenografia che, grazie alla visione di Kuma, trascende il semplice fondale per diventare parte integrante della narrazione stessa.

La scenografia di Kengo Kuma per Simon Boccanegra al San Carlo di Napoli rappresenta un esempio straordinario di come l’arte possa evolversi attraverso il dialogo tra tradizione e innovazione. Attraverso la sua visione unica, Kuma è riuscito a dare nuova vita a un’opera classica, fondendo elementi simbolici della cultura giapponese con la ricchezza della storia partenopea, e creando una scenografia che si fa protagonista insieme ai personaggi verdiani. Un’esperienza visiva e sensoriale che promette di lasciare il pubblico senza fiato.

Il Quotidiano del Sud.
L’architetto Kengo Kuma firma la scenografia di “Simon Boccanegra” al San Carlo di Napoli

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