Libano, Israele apre il fuoco contro basi Unifil dell’Onu: feriti due militari, colpito anche il bunker degli italiani

RMAG news

Anche l’Unifil, la missione dell’Onu nel sud del “Paese dei Cedri”, finisce sotto attacco. Almeno due militari del contingente indonesiano sono rimasti feriti nella base di Naqura dopo che un carro armato israeliano Merkava ha sparato contro una torretta di osservazione della base.

La torre è stata centrata e i due militari Onu sono precipitati a terra: le loro condizioni, come riferito da fonti mediche locali, non sono gravi. Nella stessa base di Naqura, scrive l’Ansa, alcune telecamere che si trovano negli avamposti italiani di due basi di Unifil sono state distrutte da colpi di armi portatili.

Israele attacca un bunker di militari italiani

Ma l’esercito israeliano ha colpito anche una delle basi militari controllate dal contingente italiano, lungo la linea di demarcazione con il Libano. A riferirlo all’Ansa sono fonti dell’intelligence militare libanese, secondo cui Israele ha aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell’area di responsabilità italiana, che nel sud del Libano schiera oltre mille militari.

Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l’ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. Nell’attacco, affermano le fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura.

Un raid che ha ovviamente provocato immediate reazioni politiche. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha convocato con urgenza l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, per discutere di quanto accaduto in Libano.

L’Unifil: “Attacco deliberato”

Su quanto accaduto oggi al confine sud del Libano è ovviamente intervenuta la stessa Unifil. Nel resoconto fornito dalla Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite si legge che “due peacekeeper dell’Unifil sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato la sua arma verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell’Unifil a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono non gravi, ma i due militari rimangono in ospedale. I soldati dell’Idf hanno anche sparato sulla posizione Onu (UNP) 1-31 a Ras Naqoura, colpendo l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i peacekeeper e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione. Un drone dell’Idf è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker. Ieri, i soldati dell’Idf hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione. Hanno anche deliberatamente sparato sull’UNP 1-32A, dove si tenevano regolari riunioni tripartite prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di trasmissione”.

Una questione, quella dell’attacco “deliberato” delle truppe israeliane, confermato anche da Andrea Tenenti, portavoce Unifil: i soldati dell’Idf “hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione”. Hanno anche “deliberatamente sparato su UNP 1-32A”, una base “dove si tenevano regolari riunioni tripartite prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di trasmissione”.

L’Unifil ha poi ricordato  “all’Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà dell’Onu e di rispettare l’inviolabilità dei locali dell’ONU in ogni momento. I peacekeeper dell’Unifil sono presenti nel Libano meridionale per supportare un ritorno alla stabilità sotto il mandato del Consiglio di sicurezza. Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza”.

Please follow and like us:
Pin Share