Elezioni in Liguria, i sondaggi: Bucci davanti a Orlando ma Pd primo partito, i numeri di Ipsos

RMAG news

Una partita che si giocherà probabilmente in una battaglia voto per voto. Nella Liguria prima Regione che si appresta a tornare al voto nella tornata elettorale autunnale che vedrà impegnati anche i cittadini di Umbria ed Emilia Romagna, si prospetta un testa a testa tra Marco Bucci e Andrea Orlando.

Sono ovviamente loro due, da una parte il sindaco di Genova del centrodestra e dall’altra l’ex ministro Pd, i due grandi sfidanti per la successione a Giovanni Toti, l’ormai ex governatore costretto alle dimissioni per lo scoppiare dello scandalo corruzione, con tanto di patteggiamento.

Il sondaggio Ipsos: Bucci avanti su Orlando

I sondaggi di Ipsos per il Corriere della Sera illustrati da Nando Pagnoncelli vedono la coalizione di Bucci avanti col 49% secondo le intenzioni di voto registrate da Ipsos, mentre il centrosinistra è sotto di tre punti, al 46 per cento. Un distacco che non consente di dichiarare un vincente, essendo contenuto nel margine di errore standard dei sondaggi.

Liguria dove il “campo largo” è naufragato per il veto del Movimento 5 Stelle nei confronti dell’ala centrista della coalizione, in particolare per Italia Viva di Matteo Renzi, che a Genova appoggiava il sindaco Bucci, con IV, +Europa e Psi che sono dunque usciti dalla coalizione lasciando libertà di scelta ai propri elettori.

Centrodestra avanti dunque, ma l’elettorato mostra di non aver apprezzato il lavoro svolto dalla giunta Toti: prevale infatti un giudizio negativo per il 50% degli intervistati, contro il 42 che si esprime in favore dell’ex presidente.

I dati sui partiti e l’astensione

Quanto ai singoli partiti, il Partito Democratico è attualmente il primo partito nelle intenzioni di voto (24%), davanti al 20% di Fratelli d’Italia, poi Forza Italia (9%), il Movimento 5 Stelle (7,8) e la Lega (7). Le coalizioni sarebbero perfettamente affiancate: 47,8% il centrodestra, esattamente lo stesso risultato per l’opposizione.

Numeri ancora particolarmente incerti, anche considerando il quadro dell’astensione: solo il 47% degli intervistati da Ipsos si dichiara certo di andare a votare, mentre il 15% potrebbe farlo ma non ne è certo. Percentuali di votanti che, solitamente, a ridosso del voto tendono ad aumentare.

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