Tentacoli delle cosche di Isola sui binari, chieste 10 condanne

Tentacoli delle cosche di Isola sui binari, chieste 10 condanne

Il Quotidiano del Sud
Tentacoli delle cosche di Isola sui binari, chieste 10 condanne

La Dda di Milano chiede 10 condanne per i tentacoli delle cosche di Isola sui binari, due sono proposte per il gruppo Ventura

ISOLA CAPO RIZZUTO – Dieci richieste di condanna, tra le quali spiccano quelle a 2 anni e 10 mesi di reclusione ciascuno per Maria Antonietta e Pietro Ventura, vertici dell’omonimo gruppo di costruzioni ferroviarie calabrese. Ma anche tre richieste di assoluzione e tre ravvedimenti operosi. Sono le conclusioni della pm della Dda di Milano Bruna Albertini nel processo col rito abbreviato che vede imputati rappresentanti di colossi del settore ferroviario e presunti esponenti delle cosche di Isola Capo Rizzuto.

L’inchiesta avrebbe fatto emergere che un gruppo composto dalle famiglie Aloisio e Giardino, contiguo alla cosca di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto, attraverso contratti di distacco di manodopera e di nolo a freddo dei mezzi, avrebbe svolto per anni attività di manutenzione della rete ferroviaria avvalendosi di una fitta rete di aziende pseudo-metalmeccaniche a loro riconducibili. L’inchiesta ha già portato a 10 condanne nel processo d’appello per le presunte infiltrazioni mafiose nei subappalti. Si procede a parte per 40 imputati, 15 dei quali hanno scelto il rito abbreviato.

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COLOSSI FERROVIARI

Tra loro anche Maria Antonietta Ventura, presidente del cda dell’omonimo Gruppo, già candidata da centrosinistra e Cinque Stelle alla presidenza della Regione Calabria e poi ritiratasi in seguito a un’interdittiva antimafia a carico del suo gruppo. A queste posizioni sono state unite anche quelle delle undici imprese, tra cui big del settore ferroviario, che subirono il sequestro di dieci milioni pari ai profitti illeciti maturati, secondo l’accusa, in seguito a una serie di reati di natura fiscale riconducibili a un circuito di fatture false emesse da società cartiere al fine di eludere la normativa antimafia e le limitazioni in materia di subappalto di commesse pubbliche. La tesi della Dda di Milano è quella di un presunto regime di monopolio che prevedeva la spartizione delle commesse da parte di colossi del settore che gestiscono i lavori di manutenzione della Rete ferroviaria italiana.

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TENTACOLI DELLE COSCHE DI ISOLA SUI BINARI, LE RICHIESTE DI CONDANNA ANCHE PER APPARTENENTI AL GRUPPO VENTURA

La pm ha chiesto 2 anni e 10 mesi ciascuno per  2 anni e 10 mesi per Maria Antonietta Ventura (55), di San Lucido, e Pietro Ventura (58), di Roma; 2 anni e 10 mesi per Maurizio Aloisio (45), di Isola Capo Rizzuto; 2 anni per Francesco Catizzone (34), di Isola Capo Rizzuto; 1 anno e 8 mesi per Antonella Petrocca (35), nata a Crotone e residente a Gemonio (Va); 2 anni e 6 mesi per Gianluigi Petrocca (31), di Isola Capo Rizzuto; 1 anno per Roberto Riillo (28), di Isola Capo Rizzuto; 1 anno per Luigi Taverna (28), di Isola Capo Rizzuto; 3 anni e 10 mesi per Domenico Riillo (38), di Isola Capo Rizzuto.

Chiesta l’assoluzione per Carmine Pizzimenti (30), di Isola Capo Rizzuto; Maria Riillo (33), di Isola Capo Rizzuto; Pasqualino Geraldi (31), di Isola Capo Rizzuto. Accolto il ricorso al ravvedimento operoso di Oscar Esposito (64), di Caserta, e Salvatore Esposito (62), di San Felice a Cancello (Ce), in seguito al pagamento di sanzioni tributarie. La parola alla difesa alle prossime udienze. Interverranno, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Bruno, Anna Marziano, Pino Napoli, Luigi Villirilli. Altri 25 imputati hanno scelto il rito ordinario.

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