Bibbiano, assolto l’ex sindaco Carletti: fine dell’incubo dopo anni di fango di destra e 5 Stelle

RMAG news

“Parlateci di Bibbiano”, ma delle assoluzioni. Come quella che ha visto protagonista oggi l’ormai ex sindaco della cittadina emiliana, Andrea Carletti, travolto dal tritacarne mediatico-politico dell’inchiesta del giugno 2019 sui presunti affidi illeciti in Val d’Enza denominata “Angeli e Demoni”.

Carletti, ex sindaco Pd di Bibbiano, venne ingiustamente e falsamente associato proprio al sistema degli affidi: proprio il suo coinvolgimento nell’indagine trasformò l’indagine in un processo politico al Partito Democratico, con Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle pronti a parlare addirittura di un “sistema Pd”.

Impossibile dimenticare le “trasferte” a Bibbiano di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, o l’esibizione in Parlamento della maglietta “Parlateci di Bibbiano” indossata dall’allora candidata a governatore della Lega Lucia Borgonzoni, fino all’allora capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio che parlava di “bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock” (mai esistito) promettendo di non voler avere nulla a che fare con i Dem, salvo poi andarci al governo assieme.

Ma torniamo a Carletti. Oggi l’ex sindaco è stato assolto dal tribunale di Reggio Emilia: rispondeva di abuso di ufficio, reato di recente abrogato dal governo Meloni. Nell’ultima udienza il collegio aveva respinto la richiesta della Procura reggiana di sollevare in merito questione di legittimità costituzionale ed oggi la pm Valentina Salvi ha rinunciato a qualsiasi azione, sancendo dunque l’uscita dal processo di Carletti.

Fine di incubo dunque per l’ex primo cittadino, che trascorse anche sei mesi in misura cautelare tra arresti domiciliari e divieto di dimora: scelta poi bocciata dalla Cassazione, secondo cui non c’era alcuna ragione per disporle.

“Per l’ex sindaco Carletti è senza dubbio la fine di un incubo. Ha affrontato questo calvario processuale durato più di cinque anni, restando sempre saldo e coerente con i propri principi e con il suo ruolo di sindaco, ora dismesso per aver terminato il secondo mandato, respingendo con forza ogni ingiusta accusa”, spiegano all’Ansa il professore Vittorio Manes e l’avvocato Giovanni Tarquini, difensori dell’exsindaco.

“Lo abbiamo accompagnato – aggiungono i due legali – fin dalla tremenda fase di applicazione delle misure cautelari sostenendo con convinzione le sue ragioni in ogni sede ed arrivando a smontare gradualmente le gravi imputazioni, originariamente ben quattro, che lo riguardavano. Questa lunga vicenda processuale ha visto oggi finalmente l’epilogo grazie alla grande dimostrazione di autonomia e competenza del Tribunale di Reggio Emilia al quale va dato atto di aver agito nel pieno rispetto delle leggi e dei diritti di tutte le parti del processo”.

Oltre all’ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, sono stati assolti con la formula “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato” anche l’ex presidente dell’Unione Val d’Enza Paolo Colli e l’imputata Cinzia Prudente. Rispondevano solo di abuso di ufficio, abrogato nei mesi scorsi. Altri imputati (in tutto sono 17) sono stati assolti dall’ imputazione di abuso di ufficio ma rimangono a giudizio per altri reati.

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