Hamas progettava “l’11 settembre di Tel Aviv” e voleva coinvolgere l’Iran nel 7 ottobre: la giornata degli scoop dagli 007 israeliani

RMAG news

Secondo quanto scrive il Washington Post alcuni documenti ritrovati dalle truppe israeliane a Gaza “descrivono in dettaglio un potenziale piano di Hamas molto più grande dell’attacco messo a segno il 7 ottobre 2023“. Si sarebbe trattato di una sorta di 11 settembre in Israele: un piano che avrebbe potuto far esplodere “un grattacielo a Tel Aviv, in stile 11 settembre”. E sempre da fonti israeliane arriva l’altro scoop del giorno, quello del New York Times, secondo il quale Hamas avrebbe provato a coinvolgere sia l’Iran che Hezbollah negli attacchi del 7 ottobre 2023 in Israele. Che vertici e rappresentanti dei tre attori, alleati nel cosiddetto “asse della Resistenza”, si siano incontrati anche a ridosso degli attacchi non è certo una novità.

La notizia del Washington Post sarebbe emersa da alcuni documenti sequestrati dalle forze israeliane a Gaza, “decine di pagine” che “descrivono e mostrano come i leader dei militanti volessero fondi e addestramento iraniani”. Arriva in giorni di tensione altissima: mentre la guerra continua, con l’assedio della Striscia di Gaza dove sono morte oltre 42mila persone, e con gli attacchi in Libano di Israele che hanno colpito anche la missione UNIFIL delle Nazioni Unite. Secondo il WP “anni prima dell’attacco del 7 ottobre i leader di Hamas hanno pianificato un’ondata molto più letale di attacchi terroristici contro Israele mentre facevano pressioni sull’Iran affinché li aiutasse a realizzare la loro visione di annientare lo Stato ebraico”.

Stando ai documenti gli attacchi sarebbero stati combinati in un “assalto contro Israele da nord, sud ed est” e avrebbero coinvolto anche gruppi miliziani alleati. “I registri elettronici e i documenti che, secondo i funzionari israeliani, sono stati recuperati dai centri di comando di Hamas mostrano una pianificazione avanzata per gli attacchi utilizzando treni, barche e persino carri trainati da cavalli – anche se molti piani erano mal concepiti e altamente impraticabili”. Da tempo è invece emerso che l’intelligence israeliana avesse scoperto e ottenuto un piano di battaglia di Hamas oltre un anno prima degli attacchi ma che l’abbia trascurato bollando il gruppo non all’altezza di quel tipo di operazione militare.

Arriva sempre da documenti israeliani, dell’intellince, un’altra inchiesta pubblicata dal New York Times secondo cui Hamas avrebbe provato a coinvolgere l’Iran e il gruppo libanese sciita Hezbollah negli attacchi del 7 ottobre 2023 a Israele. I documenti in questione sono dieci verbali di riunioni segrete di Hamas, ritrovati dai soldati dell’esercito israeliano in una base sotterranea a Khan Yunis. Un’operazione pianificata a partire dal 2021, prevista nell’autunno del 2022 prima di un rinvio proprio per il tentativo di coinvolgere gli alleati. L’attacco avvenne a fine 2023 per anticipare l’entrata in funzione di un nuovo sistema antiaereo israeliano con tecnologia laser. Hamas alla fine avrebbe accettato di attaccare da solo.

La missione dell’Iran presso le Nazioni unite ha negato le notizie riportate dal New York Times. Alla Cnn la missione iraniana ha dichiarato che “i funzionari di Hamas di stanza a Doha hanno affermato che anche loro non erano a conoscenza dell’operazione e che tutta la pianificazione, il processo decisionale e la direzione sono stati eseguiti esclusivamente dall’ala militare con sede a Gaza. Qualsiasi affermazione che tenti di collegarla all’Iran o a Hezbollah – parzialmente o totalmente – è priva di credibilità e proviene da documenti fabbricati ad arte”. Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei ha sempre negato un ruolo del suo Paese. Anche un portavoce di Hezbollah ha smentito. “Come ha detto il martire di Hezbollah Hassan Nasrallah non eravamo a conoscenza dell’operazione eseguita da Hamas il 7 ottobre”.

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