No allo spreco alimentare, da Nord a Sud aumenta l’impegno

No allo spreco alimentare, da Nord a Sud aumenta l’impegno

Il Quotidiano del Sud
No allo spreco alimentare, da Nord a Sud aumenta l’impegno

Sempre più numerose le associazioni che da Nord a Sud lavorano ogni giorno contro lo spreco alimentare per donare cibo a famiglie o a enti che si occupano di mense sociali, case famiglia, hub di quartiere

Il paradosso tra spreco alimentare e povertà è un fenomeno che non sembra indietreggiare. Basti pensare che, secondo il Waste Watcher Internation Observatory on Food and Sustainability, lo spreco alimentare lungo la filiera in Italia nel 2023 vale 13,155 miliardi di euro. Ognuno di noi, negli ultimi sette giorni, ha sprecato circa 556,3 grammi di alimenti: si tratta per lo più di verdure, frutta fresca e pane fresco. Numeri inaccettabili, cui fa da contraltare un aumento – lieve ma costante – della consapevolezza del problema e un cambiamento nei consumi alimentari. Crescono, poi, le associazioni che si impegnano ogni giorno per sottrarre cibo allo spreco e donarlo agli enti che si occupano di mense sociali, case famiglia, hub di quartiere oppure alle famiglie.

Da nord a sud, sono decine.
Su tutte, troviamo il Banco Alimentare che, dal 1989, recupera cibo e lo dona alle organizzazioni partner territoriali attraverso i seguenti canali di approvvigionamento: l’industria alimentare; gli aiuti erogati da AGEA (l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali) inerenti al Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD, Reg. UE 223/2014) e al Fondo Nazionale per la distribuzione di derrate alimentari agli Indigenti (FN, d.l. 83/2012 art. 58); il comparto della Distribuzione (GDO e Ce.Di); la ristorazione; il ritiro dell’ortofrutta (in base al Regolamento Comunitario Gestione Crisi reg. UE m. 543/20111) e la Colletta Alimentare.

IL BANCO ALIMENTARE

L’attività del Banco Alimentare – spiega Gianni Romeo, direttore del Banco Alimentare Calabria – è un’occasione di incontro e racconto dal valore educativo che ricorda che ci sono persone in difficoltà e che dobbiamo rompere il muro dell’indifferenza. Lo spettro della povertà c’è e colpisce innanzitutto, per motivi strutturali, il Meridione e la Calabria, che è la Regione più povera d’Europa. Dobbiamo lavorare ancora e fare sempre meglio, spronati ad adempiere sempre di più a questa missione. L’appello è rivolto non solo in vista della Colletta (che si svolgerà il prossimo 16 novembre, ndr) a tutti, affinché partecipino anche con una donazione piccola, ma anche alle istituzioni per interventi che permettano nuovamente alle grandi aziende di poter contribuire alle nostre attività con donazioni e accordi specifici.

Non da ultimo, sono significative iniziative come quella che abbiamo appena avviato insieme all’azienda Sheir.Tech con il supporto della Bcc Mediocrati che ci permetterà di gestire le eccedenze alimentari grazie all’applicazione BringTheFood”. Si tratta di un progetto di promozione della sostenibilità dal basso: durerà 12 mesi, durante i quali in Calabria sarà sperimentato un sistema di recupero e trasferimento di alimenti a favore degli enti preposti all’assistenza di persone in difficoltà in un’ottica di maggiore collaborazione tra la filiera Gdo, la ristorazione e il terzo settore.

RECUPERO APS

“Recup APS” è invece l’associazione nata a Milano nel 2016 con lo scopo di dare una risposta concreta allo spreco alimentare, alla crisi climatica e all’inclusione sociale, proponendo un modello di volontariato basato sulla partecipazione attiva di tutte le persone. Ogni settimana, nei mercati di Milano, Roma e San Donato Milanese, recuperate 11 tonnellate di cibo che raggiungono 4.000 persone. L’azione di Recup non finisce qui: sono numerosi i progetti dedicati alle aziende, nelle quali si svolgono attività volte all’impegno sociale e ambientale. E i laboratori come “Colori vegetali”, in cui la creatività permette di trasformare quello che alcuni definiscono rifiuto in una risorsa come nel caso degli scarti che divengono colori naturali simili agli acquerelli.

BELLA DENTRO

“Bella dentro” nasce invece nel 2018 da un’idea di Camilla e Luca, entrambi classe 1988, che si imbattono in un reportage di National Geographic sugli sprechi della filiera agroalimentare e decidono di fare ricerca sul campo per creare da zero una filiera ortofrutticola interamente incentrata sulla lotta allo spreco. L’obiettivo era quello di ridare valore ai prodotti ingiustamente scartati e al lavoro dei produttori che fino a quel momento non vedevano riconosciuto alcun compenso per la merce non ammessa sul mercato. Come? Acquistando direttamente dalle aziende i prodotti, riconoscendo un prezzo equo e rivendendoli così come sono, nella loro bellissima imperfezione.

Sono nate così “L’Ape Bella dentro” e il primo negozio Bella Dentro di Milano. Con l’aumento dei volumi e l’intento di perseguire un più alto valore etico-sociale, sono nati i laboratori di trasformazione di frutta e verdura all’interno dell’Officina Coop Sociale di Codogno e La Pietra Scartata della Coop. Soc. La Fraternità di Rimini, dove si producono confetture, succhi, e prodotti essiccati. Da settembre 2023 è attiva anche la Bella Dentro Kitchen, dove i prodotti si utilizzano per comporre pasti sani e sostenibili.

FOODBUSTERS

Vengono invece dalle Marche i “Foodbusters”, gli Acchiappacibo. Nata nel 2017, si tratta della prima associazione di recupero cibo della regione: i suoi aderenti si considerano un po’ supereroi che attivano un circolo virtuoso: i potenziali alimenti-rifiuti vengono recuperati e trasformati in risorse che sfamano, offrendo anche occasioni di reintegro sociale e restituendo dignità creando valore anche per le imprese che decidono di aderire. I Foodbusters recuperano il cibo rimasto integro durante gli eventi dove, solitamente, un terzo non viene consumato. Quel cibo viene recuperato e servito nelle mense sociali: sinora sono stati già coinvolti ben 2mila matrimoni. La loro filosofia è chiara: “Il cibo è anche cultura e relazioni sociali, legame con i territori. Combattere le eccedenze significa portare un beneficio per tutta la comunità. Per questo è necessario creare comunità tra pari, contrastando la povertà alimentare e rispettando la dignità di ognuno”.

AVANZI POPOLO

“Avanzi Popolo” è il progetto nato in Puglia dall’APS Onlus “Farina 080” e prevede iniziative di sensibilizzazione ed educazione circa la gestione delle eccedenze di cibo: conta sinora 900 azioni di recupero, con oltre 45.000 kg di eccedenze recuperate da esercizi commerciali, cooperative agricole e imprese agroalimentari, donate a circa 80 organizzazioni che lavorano per il contrasto della povertà, facendo sì che il cibo percorra il tragitto più breve possibile e favorendo le relazioni sul territorio. Diverse le esperienze nate con la collaborazione di altri soggetti associativi e istituzioni, come il “Frigo solidale”, che permette di conservare il cibo fresco per alcuni Sportelli Caritas che ne sono sprovvisti, e il progetto “School sharing” che prevede laboratori di consapevolezza sui temi dell’antispreco in alcune scuole della città di Bari.
Nel 2018 il progetto è stato premiato dal Presidente Mattarella che ha nominato il cofondatore dell’associazione cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica “per l’appassionato impegno nel recupero e redistribuzione degli alimenti e nella promozione dell’educazione contro lo spreco”.

Quello dello spreco alimentare è un problema globale che richiede soluzioni immediate, ma ognuno di noi può fare la differenza, ogni giorno, magari prendendo spunto proprio da queste iniziative e lavorando attivamente nel proprio territorio.

Il Quotidiano del Sud.
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