Un taglietto strategico, bastano due-tre parole, e il cambiamento climatico è scomparso dal telegiornale. È l’operazione messa a punto dal Tg1 di Gianmarco Chiocci, l’ex direttore dell’Adnkronos fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni alla guida del principale tg Rai.
La vicenda riguarda Antonello Pasini, fisico del clima del clima del Cnr, che via social ha denunciato una sostanziale censura ai suoi danni. Le sue dichiarazioni erano state mandate in onda nell’edizione delle 13:30 di mercoledì 28 agosto: Pasini stava commentando il maltempo che ha colpito il Casertano e l’Irpinia causando danni, allagamenti e due dispersi.
Nel servizio andato in onda Pasini dice questo: “La presenza persistente degli anticicloni africani ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia”. Come sottolineato dall’esperto del Cnr, originariamente aveva aggiunto alcune parole che davano un contesto ben diverso alle sue dichiarazioni, ovvero che “la presenza persistente degli anticicloni africani, impronta digitale del cambiamento climatico nel Mediterraneo, ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia”.
Insomma, nel servizio non c’è più quel riferimento al cambiamento climatico, tema su cui governo e maggioranza sono a dir poco “freddi”.
Per gli ambientalisti non si tratta di un taglio casuale. Greenpeace Italia parla infatti di “censura climatica” e di “taglietto strategico” del Tg1 alle parole di Pasini. Ma una condanna è arrivata anche da Annalisa Corrado, eurodeputata del Pd, che parola di “assurda e gravissima scelta” del Tg1. “Sarebbe questo il servizio pubblico? Sottrarre alle persone la possibilità di comprendere i fenomeni complessi e sempre più pericolosi significa giocare con la sicurezza di tutte e tutti noi. Non nominare la crisi climatica non la farà scomparire. Anzi”, è l’accusa ai vertici Rai e del Tg1 dell’europarlamentare Dem.
