Biden inarrestabile, altre gaffe: chiama Zelensky-Putin e Kamala Harris-Trump, due terzi degli americani per il ritiro

RMAG news

Non si ferma Joe Biden. “Sono qui per finire il lavoro. Sono determinato a correre. Sono certo di poter battere Trump una seconda volta, lui non fa nulla, gioca a golf”. Non si ferma nemmeno con le gaffe però, le ultime: ha chiamato Zelensky-Putin e Kamala Harris-Trump. Scivoloni esilaranti quanto grotteschi che sono diventati in pochissimo tempo virali sui media di tutto il mondo. E mentre finanziatori, parlamentari e sostenitori dello star system si schierano per il ritiro dalla corsa o si allontanano, la campagna del Presidente secondo il New York Times starebbe conducendo dei sondaggi dietro le quinte tra gli elettori per sondare il consenso della vicepresidente Kamala Harris e quale potrebbe essere la sua performance contro Donald Trump.

La CNN ha definito quella della scorsa notte al termine del vertice della NATO che si è tenuto a Washington come la “conferenza stampa presidenziale con il più alto livello di pressione della storia moderna”. Biden ha risposto alle domande per circa un’ora, erano otto mesi che non ne teneva una. Ha parlato del disastroso faccia a faccia con Trump come di “una brutta nottata. Trump al dibattito è arrivato riposato. Prima del prossimo dibattito tv non viaggerò attraverso 15 fusi orari”. Ha rivendicato il sostegno degli alleati europei. “Sono pronto ad affrontare Putin e Xi Jinping. Se Putin mi chiama sono pronto a parlarci. Io sono la persona più qualificata per garantire che l’Ucraina non cada, e possa avere successo e che la linea europea resti forte”.

Le gaffe di Biden

“Signore e signori – ha detto al termine del suo discorso introducendo l’intervento del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky -. Ecco a voi il presidente Putin”. Sconcerto di Zelensky, momenti di silenzio imbarazzato in sala, e Biden che si è corretto , spiegando che è così focalizzato a battere Putin che ha fatto confusione. Poco dopo, durante la conferenza stampa, Biden ha fatto di nuovo confusione chiamando la vicepresidente Kamala Harris “vicepresidente Trump”. Proprio lo sfidante è intervenuto immediatamente sui social: “Bel lavoro, Joe!”.

La settimana scorsa la Casa Bianca aveva smentito che il Presidente soffrisse del morbo di Parkinson dopo che i media avevano pubblicato la notizia delle visite di uno specialista. “Ho già fatto tre intensi e significativi esami neurologici e dicono che sono in buona forma. Nessuno mi chiede di fare un nuovo test, ma se il mio medico me lo chiedesse, non mi opporrei”. Secondo gli osservatori Biden si è mostrato tuttavia sicuro nel rispondere alle domande sulla politica estera, non abbastanza per coprire le gaffe dopo settimane di incertezze. Nonostante le rassicurazioni e la ferma posizione del presidente si allunga infatti sempre di più la lista di chi chiede un abbandono della corsa da parte del Presidente.

Chi si è schierato per il ritiro di Biden

Il deputato democratico Jim Himes si è aggiunto a personalità come Adam Schiff e Jerry Nadler e al senatore Peter Welch. A fare parecchio rumore l’intervento di George Clooney sul New York Times in cui l’attore sollecitava il ritiro. Oltremodo duro l’intervento considerando il racconto dell’incontro personale tra i due di qualche settimana fa a un evento di beneficenza. A questi si sono aggiunti i dubbi dello scrittore Stephen King, della finanziatrice Abigail Disney, degli attori Michael Douglas e John Cusack, del New York Times. “Giornate negative nei duelli presidenziali possono capitare, ne so qualcosa pure io”, aveva commentato Barack Obama dopo il faccia a faccia Biden-Trump. Secondo un sondaggio Abc News/Washington Post/Ipsos sulle elezioni Usa 2024 condotto online tra il 5 e il 9 luglio, la sfida si mantiene su una sostanziale parità nonostante il dibattito disastroso per il Presidente, il 67% degli intervistati ritiene però che il Presidente debba ritirarsi dalla corsa. Per l’85% Biden è  troppo anziano per un secondo mandato.

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