Blitz anti – bracconaggio in Calabria: un arresto e diversi deferimenti

Blitz anti – bracconaggio in Calabria: un arresto e diversi deferimenti

Il Quotidiano del Sud
Blitz anti – bracconaggio in Calabria: un arresto e diversi deferimenti

I Carabinieri Forestali durante un’attività di anti – bracconaggio svolta in Calabria hanno arrestato un uomo che aveva un fucile clandestino con matricola cancellata.

REGGIO CALABRIA. L’apertura della stagione venatoria 2024/2025 è stata subito caratterizzata da un’intensa attività di controllo da parte dei Carabinieri Forestali. Attività dei militari volta a contrastare il fenomeno del bracconaggio.
Già nelle prime giornate, i militari hanno messo a segno diversi colpi, tra cui un arresto e numerosi deferimenti all’autorità giudiziaria.

Nel Reggino, in particolare, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di San Roberto, durante un pattugliamento in orario mattutino in località Carmine, frazione Archi del comune di Reggio Calabria, hanno sorpreso un uomo in atteggiamento di caccia con un fucile carico. Alla richiesta della licenza di porto d’armi e della documentazione necessaria per l’esercizio della caccia, l’uomo ha dichiarato di esserne sprovvisto. Le successive verifiche hanno rivelato che l’arma era clandestina, con la matricola cancellata tramite punzonatura. Ultimate le formalità di rito, l’uomo è stato tratto in arresto e l’arma e le munizioni sono state sequestrate. Inoltre, è stata sequestrata l’avifauna selvatica abbattuta illegalmente. L’uomo è stato deferito anche per cattura e detenzione di specie protette, ricettazione e porto abusivo di armi e munizioni.
Sempre nella stessa giornata, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Cittanova, in località Bolano della frazione Catona, hanno sorpreso due uomini intenti a cacciare illegalmente. I due, alla vista dei militari, hanno tentato di nascondere le armi in un cespuglio vicino. Grazie ai volontari dell’associazione antibracconaggio Cabs.B.S. di Reggio Calabria sono state riscontrate diverse uccisioni di esemplari di avifauna protetta tra cui un falco di palude, specie protetta dalla Convenzione di Washington (CITES).

IL FENOMENO DEL BRACCONAGGIO IN CALABRIA: DENUNCE ANCHE NEL CATANZARESE

Infine, nella provincia di Catanzaro, il Nucleo Carabinieri Forestale di Lamezia Terme, in collaborazione con le guardie ecozoofile dell’associazione “Fare Ambiente” di Catanzaro, ha deferito in stato di libertà un 26enne, per incauta custodia di armi. Durante un controllo in località Stretto, nel comune di Lamezia Terme, il ragazzo ha lasciato incustodito un fucile e munizioni di sua proprietà regolarmente detenuti, in una postazione fissa per la caccia all’avifauna migratoria. L’arma e le munizioni sono state sequestrate.
I Carabinieri Forestali proseguiranno i controlli su tutto il territorio regionale, intensificando l’attività volta a contrastare le violazioni alle norme che regolano l’attività venatoria.
In ogni caso, i procedimenti sono attualmente pendenti in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità degli indagati saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.

Il Quotidiano del Sud.
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