Caso Bozzoli, la compagna Colossi “smemorata” nell’interrogatorio: il suo racconto della fuga tra tanti “buchi”

RMAG news

“Una storia con molti buchi”. Così fonti vicine agli inquirenti hanno definito l’interrogatorio di Antonella Colossi, la 41enne compagna di Giacomo Bozzoli, l’ex imprenditore condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario nel lontano 2015, uccidendolo e poi gettendo il corpo in una fornace della fonderia di famiglia e in fuga dopo la sentenza definitiva di Cassazione.

Il ritorno in Italia della compagna di Bozzoli

Colossi è rientrata venerdì in Italia col figlio di 8 anni, dopo che erano “scappati” assieme a Bozzoli. In particolare i due sono arrivati alla stazione ferroviaria di Chiari, in provincia di Brescia, intorno alle 14 di ieri: ad aspettarli il padre Daniele Colossi, noto gallerista, che ha avvisato i carabinieri.

La donna è stata poi sottoposta ad un lungo interrogatorio, sentita come persona informata sui fatti e non come indagata: Colossi infatti in quanto convivente e legata sentimentalmente al fuggitivo, non potrebbe comunque rispondere dell’accusa di favoreggiamento personale anche se fosse a conoscenza della località dove si nasconde Bozzoli da quando è stata emessa la dichiarazione di latitanza.

Il racconto di Colossi ai magistrati

Colossi e il figlio sono rientrati da Marbella, nel sud della Spagna, dove la famiglia aveva prenotato una “vacanza al mare” in un hotel dal 20 al 30 giugno, avrebbe raccontato ai magistrati, da raggiungere con la Maserati Levante del compagno immortalata all’alba del 23 giugno alle 5.51, 5.53 e 6.03 dai portali e dai lettori targa di Manerba e Desenzano del Garda, solo tre giorni dopo la prenotazione dell’hotel.

Un racconto pieno di “non ricordo”, “non so”. Antonella avrebbe riferito che “dopo sentenza di condanna ho avuto uno choc e ho perso la memoria. Fino alla sera della sentenza io, Giacomo e nostro figlio siamo stati insieme. Non so che fine abbia fatto Giacomo mentre io e mio figlio siamo tornati in Francia con un passaggio in auto e poi mi sono ritrovata su un treno per Milano”.

La 41enne gallerista ha poi aggiunto, riferisce l’agenzia LaPresse, di dormito con il compagno e il figlio a Cannes dopo essere partiti dalla loro abitazione sul lago di Garda, a Soiano, e di aver perso il suo telefono cellulare in Costa Azzurra, dove avrebbero trascorso la prima notte.

Dopo lo scoppiare del caso giudiziario, Colossi ha sempre difeso l’innocenza del compagno: aveva anche assistito, in lacrime, alla sua deposizione nel processo nel corso dell’udienza del 19 gennaio del 2022.

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