Centro diurno di Rende, è caos totale

Centro diurno di Rende, è caos totale

Il Quotidiano del Sud
Centro diurno di Rende, è caos totale

La mancata riapertura del Centro diurno di Rende penalizza anche i dipendenti della “Casa dei Fiori”, i lavori non partono ed è caos totale

NIENTE di nuovo oltre il Campagnano per le diverse famiglie che attendono la riapertura del Centro diurno per anziani. Le prospettive sono ormai a tinte fosche. È quanto hanno appurato i congiunti degli anziani che fino circa tre mesi fa erano ospiti della struttura gestita dalla “Casa dei Fiori”.
Ricordiamo che dai primi di aprile il Centro diurno è chiuso a causa degli interventi previsti dalle normative di sicurezza. Lavori ovviamente necessari che tuttavia non sono mai stati avviati allo stato attuale. Struttura quindi chiusa e ospiti costretti a stare a casa. Un gruppo di familiari si è recato per l’ennesima volta lumi sulla riapertura del centro diurno.

Dopo un confronto con i funzionari del Municipio di via Rossini, attualmente guidato dalla commissione prefettizia, e una successiva riunione tecnica sarebbe emerso che persistono dei problemi legati alla presentazione del progetto dei lavori con riferimento alla documentazione. La Casa dei Fiori, che si è vista revocare la licenza per il Centro diurno che dovrà essere ripresentata all’ultimazione dei suddetti lavori, però lamenta il «muro burocratico» che avrebbero visto erigere in questi mesi dal Municipio di via Rossini.

Il progetto, sostengono i responsabili della Casa dei Fiori, era già stato presentato nel mese di gennaio ma tra lungaggini burocratiche e ulteriori richieste tecniche si è arrivati a estate inoltrata senza aver nemmeno avviato i cantieri. Eppure, rimarcano i responsabili della struttura, gli interventi non avrebbero richiesto più di un paio di mesi. Un “disservizio” temporaneo ma sopportabile a patto però di iniziare i lavori. Un problema molto grave per gli anziani e le loro famiglie ma non solo.

Infatti la chiusura del Centro diurno sta creando degli inevitabili problemi di carattere economico alla Casa dei Fiori. In considerazione del fitto mensile che viene versato nelle casse comunali (3.700 euro) e della mancanza dell’incasso delle rette che venivano versate dagli ospiti del Centro diurno, il futuro di molti lavoratori è più che mai nebuloso. Così come viene penalizzata la qualità della vita di molti anziani che avevano trovato un ambiente sereno e stimolante nella struttura di via Belgrado ma hanno visto interrompere questo prezioso servizio da un giorno all’altro.

Il Quotidiano del Sud.
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