Chi è Jordan Bardella, il Presidente del Rassemblement National: l’influencer di origini italiane che ha sconfitto Macron in Francia

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Jordan Bardella appendeva i manifesti del Front National quando Marine Le Pen sfidava François Hollande alle elezioni presidenziali del 2012. È lui il volto della normalizzazione, della moderazione del partito di estrema destra Rassemblement National che ha vinto le elezioni europee in Francia costringendo il presidente Emmanuel Macron a indire nuove elezioni a fine giugno. “Siamo determinati a cambiare orientamento all’Unione europea – ha detto – i francesi hanno espresso oggi il loro sostegno all’Europa delle nazioni”.

Classe 1985, origini italiane, famiglia della periferia di Parigi di Drancy. Madre assistente d’asilo, padre gestore di un’attività di distributori automatici di bevande. Ha studiato geografia all’Università Sorbona senza mai laurearsi. Da quando aveva 16 anni nel Rassemblement National, quando ancora si chiamava Front National. A 19 anni consigliere regionale dell’Île-de-France, nel 2014 il più giovane segretario del FN nel dipartimento di Saine-Saint-Denis, nel 2017 già portavoce del partito e direttore nazionale della sezione giovanile del partito, Génération Nation. Europarlamentare dopo le elezioni del 2019, presidente del Rassemblement nel 2022.

La normalizzazione di Bardella

Bardella è il volto nuovo della normalizzazione del partito avviato dalla leader Le Pen: il processo definito “dédiabolisation”, “de-diavolizzazione” da posizioni più razziste e antisemite e più moderate. Decisiva la sua dimensione social, da influencer del partito, dai toni pacati e dall’aspetto rassicurante. Ha un milione e 200mila follower su TikTok. “Capitano, oh capitano, abbiamo bisogno che tu ci guidi”, le parole della colonna sonora del suo post elettorale sui social. Bardella ha preso le distanze da Alternative fur Deutschland, Afd, il partito di ultradestra tedesco protagonista di un ottimo risultato in Germania.

Le elezioni in Francia

Bardella è stato comunque criticato per le sue assenze proprio al Parlamento Europeo. All’inizio dell’anno un’inchiesta televisiva lo aveva accusato di aver utilizzato account Twitter anonimi per condividere post razzisti quando era un funzionario locale. Il Rassemblement National ha comunque raccolto circa il 32% dei voti, più del doppio di quelli presi da Renaissance di Macron. In Francia si voterà il 30 giugno e il 7 luglio. “È un vento di speranza ed è solo l’inizio”, ha detto Bardella. “La Francia ha emesso il suo verdetto e non c’è appello”.