Chi è Kaja Kallas: l’ex prima ministra dell’Estonia, in pole da Alto Rappresentante degli Esteri dell’Unione Europea

RMAG news

Diventerebbe la prima estone a ottenere uno dei principali incarichi europei. Kaja Kallas, ex prima ministra a Tallinn, tra i leader europei più duri contro la Russia, è la principale candidata a ricoprire il ruolo di Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera e di Sicurezza. Solo qualche giorno fa era definito “stabile” il pacchetto di nomi in pole position per i top jobs europei. “Non ci sono altri nomi”, si diceva, oltre a quello di Ursula von der Leyen per la Presidenza della Commissione Europea, Antonio Costa per quella del Consiglio Europeo e appunto Kallas. La decisione, attesa per questo fine settimana, è al centro di trattative per le tensioni scaturite tra i gruppi europei.

Kallas ha 47 anni. Ex prima ministra dell’Estonia – il quarto Paese più piccolo dell’Unione, con 1,4 milioni di abitanti – , di formazione avvocato. È nata a Tallin, pronipote del primo capo della polizia estone. Il padre, Siim Kallas, è stato primo ministro dell’Estonia tra il 2002 e il 2003, prima di trasferirsi a Bruxelles nel 2004, dove è stato Commissario per dieci anni nei due esecutivi guidati da José Manauel Barroso. Kallas è entrata in politica nel 2010, nel 2011 è entrata nel Parlamento estone, nel 2014 è diventata membro del Parlamento Europeo, dove si è occupata anche di tecnologia, energia e politica estera. Al momento la carica di Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza è ricoperta dallo spagnolo Josep Borrell.

Chi è Kaja Kallas

La famiglia di sua madre fu trasferita con la forza in Siberia con altri ventimila estoni, era il 1949. “La Russia non è cambiata”, ha detto infatti la figlia che è nota per le sue durissime posizioni anti-russe: già nel 2021 si era fatta notare per le sue parole contro le mire espansionistiche di Mosca. E a sua volta è ricercata in Russia per il suo ruolo nella rimozione di monumenti di epoca sovietica in Estonia. “Un’azione ostile nei confronti della memoria storica” per Mosca.

Kallas ha reso il suo Paese uno dei principali donatori militari pro-capite per l’Ucraina e si è sempre espressa a favore a un rafforzamento delle capacità difensive dell’Unione. Anche per questo è scoppiato uno scandalo in Estonia quando un’inchiesta giornalistica aveva scoperto la partecipazione del marito, Arvo Hallik, in un’impresa di logistica che continuava a operare in Russia anche dopo lo scoppio della guerra Ucraina. Kallas si era giustificata dicendo di non esserne a conoscenza. Secondo Euronews l’indice di gradimento nei suoi confronti è crollato al 16% dall’estate scorsa. A livello internazionale il caso non ha generato grandi conseguenze.

Gli scandali di Kaja Kallas

Altro caso è esploso lo scorso marzo, quando i diplomatici dell’Unione hanno accusato il suo esecutivo di aver gonfiato artificialmente i dati per ottenere i rimborsi per le armi fornite a Kiev, calcolati su armi più armi più nuove ma avendo inviato armi più vecchie. Sulla guerra in corso in Medio Oriente invece, sempre secondo Euronews sembra abbia sposato pienamente la linea Europea che sostiene il diritto di Israele a difendersi e al tempo stesso chiede il rispetto dei diritti umani nella Striscia di Gaza.