Chi è Michel Barnier, nuovo primo ministro francese nominato da Macron: è l’ex negoziatore Ue della Brexit

RMAG news

La mossa a sorpresa di Emmanuel Macron è arrivata, spiazzando tutti. Il presidente francese ha finalmente comunicato la sua nomina del prossimo primo ministro dopo settimane di stallo politico e consultazioni: si tratta dell’ex commissario europeo Michel Barnier.

Un nome mai uscito fuori in queste settimane che hanno fatto seguito alle legislative di luglio in cui nessun partito o coalizione aveva ottenuto i numeri sufficienti per ottenere una maggioranza parlamentare

Notoriamente conservatore, il 73enne Barnier era stato candidato alle primarie del Partito Repubblicano alle presidenziali del 2022. Il suo nome è però legato al ruolo di capo negoziatore dell’Unione Europea per l’attuazione della Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, dal 2016 al 2021.

Barnier diventa il più anziano premier della V Repubblica e succede a Gabriel Attal, che a 35 anni era il più giovane.

La nomina di Barnier a primo ministro

L’Eliseo ha annunciato la nomina di Barnier in una nota: “Il presidente della Repubblica ha nominato primo ministro Michel Barnier, incaricandolo di instaurare un governo di unificazione al servizio del Paese e dei francesi”. Nel testo si legge che la nomina di Barnier “arriva dopo un giro di consultazioni senza precedenti durante le quali, in conformità con il suo dovere costituzionale, il presidente ha assicurato che il premier e il governo che verrà rispetteranno le condizioni per essere il più stabile possibile e si darà la possibilità della coalizione più larga”.

Le Président de la République a nommé Monsieur Michel BARNIER Premier ministre. Il l’a chargé de constituer un gouvernement de rassemblement au service du pays et des Français. pic.twitter.com/beWhuEh42L

— Élysée (@Elysee) September 5, 2024

Per Barnier si tratta di un compito per niente facile. Da sinistra il leader de La France Insoumise Jean-Luc Mélenchon, “socio di maggioranza” del Nuovo Fronte Popolare, ha già chiuso drasticamente ad ogni possibilità di votare l’ex ministro degli Esteri: “Michel Barnier non viene dal Nuovo Fronte Popolare che ha vinto le elezioni, ma da un partito che ha preso meno voti di tutti. L’elezione è stata rubata”, è stato il commento di Mélenchon, che ha parlato anche di “negazione della democrazia” invitando ad una mobilitazione pubblica per il prossimo 7 ottobre.

Segnali diversi arrivano invece dall’estrema destra del Rassemblement National. Jordan Bardella, co-leader e “delfino” di Marine Le Pen, ha spiegato che il partito “giudicherà il suo discorso di politica generale nel merito” prima di decidere il da farsi.

Chi è Michel Barnier

Nato a La Tronche, nelle Alpi francesi non lontano dal confine italiano, Barnier ha 73 anni e da sempre milita nella destra gollista. Deputato per la prima volta nel 1978, è stato più volte ministro con le presidenze di Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy, occupandosi di ambiente, esteri, agricoltura.

Per due volte è stato Commissario europeo, alle Politiche regionali e al Mercato interno, ma il suo ruolo anche mediaticamente più importante a Bruxelles è stato quello di capo negoziatore dell’Unione Europea per l’attuazione della Brexit.

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