Chi è Raphael Glucksmann, il leader di Place Publique: sì al “Fronte popolare” della sinistra contro Le Pen

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La sinistra francese andrà unita alle elezioni legislative convocate dal presidente francese Emmanuel Macron il 30 giugno e 7 luglio prossimi come “risposta” al flop del suo partito alle Europee e alla netta affermazione dell’estrema destra del Rassemblement National.

Unità, termine desueto per la sinistra, in Italia come in Francia. Eppure di fronte allo spauracchio di Marine Le Pen (o Jordan Bardella) a capo dell’esecutivo in coabitazione con Macron all’Eliseo, diffidenze e divisioni interne al campo della sinistra sono stati messi da parte.

Sinistra unita in Francia, accordo anche con Glucksmann

Ultimo tassello a mancare per celebrare la ritrovata unità della sinistra era quello di Raphael Glucksmann, europarlamentare uscente e fondatore del movimento Place Publique, capace di rilanciare il Partito socialista arrivando terzo alle Europee.

Glucksmann ha annunciato questa mattina a France Inter che sosterrà “l’unione della sinistra”, ovvero il Fronte popolare composto da socialisti, comunisti, verdi e France Insoumise di Mélenchon. “Per me – ha detto il saggista, figlio del filosofo André Glucksmann – l’unica cosa che conta è che il Rassemblement National non vinca queste elezioni e non governi questo Paese. L’unico modo di farlo è che ci sia un’unione di sinistra”.

Glucksmann e i rapporti con Mélenchon

Quanto al candidato premier, quel che appare certo è che non sarà Jean-Luc Mélenchon, il leader di la France Insoumise. La sinistra, spiega Glucksmann, ha bisogno “di una figura consensuale e non divisiva”. Un possibile nome è quello di Laurent Berger, ex segretario generale del sindacato CFDT, il secondo della Francia per iscritti e iscritte, ma non vi sono conferme ufficiali.

Accordo che è arrivato dopo giorni di trattative in particolare tra Glucksmann e Mélenchon: se l’europarlamentare e leader di Place Publique è un moderato di sinistra con posizioni “atlantiste” sulla politica estera, il numero uno di La France Insoumise è un radicale che nel recente passato ha espresso posizioni dure sul conflitto a Gaza e sul sostegno all’Ucraina.

L’intesa è infatti arrivata dopo che lo stesso Glucksmann ha ottenuto “garanzie” dalle altre forze politiche della coalizione. “È stata dura, è stato un rapporto di forze ideologico“, ha detto Glucksmann a France Inter, entrando poi nel dettaglio di alcune delle condizioni che aveva posto e che sono state soddisfatte: “Un impegno estremamente chiaro sulle forniture di armi all’Ucraina, sulle frontiere dell’Ucraina, sul sostegno irriducibile alla resistenza ucraina, sul sostegno alla costruzione europea. E che gli attacchi del 7 ottobre siano definiti massacri terroristici e chiaramente ‘terroristici’, un impegno chiaro nella lotta contro l’antisemitismo, nella lotta contro lo svilimento del dibattito pubblico“.

Glucksmann contro Macron

Nell’intervista Glucksmann non ha mancato di attaccare Emmanuel Macron e la sua decisione sorprendente di andare al voto anticipato dopo i risultati delle Europee. Il saggista ed eurodeputato ha definito quello del presidente “uno sbaglio enorme” che ha “sprofondato la Francia nel caos”.

La verità – ha detto Glucksmann ai microfoni di France Inter – è che lui ha aperto la strada del potere, nel nostro paese, all’estrema destra. Questo presidente gioca con le istituzioni come si gioca a poker”.

Chi è Glucksmann

Glucksmann, 45 anni, è figlio del filosofo André Glucksmann e di Françoise Villette. Noto saggista, nel 2009 si avventura in politica ma non in Francia: vola in Georgia, dove diventa consigliere ufficiale del neoeletto presidente georgiano Mikheil Saakashvili per tre anni, fino alla sconfitta del leader alle elezioni legislative.

Nel 2018 fonda il movimento politico Place publique: l’obiettivo dichiarato è quello di unificare la sinistra in vista delle Europee del 2019, ma senza La France insoumise di Mélenchon. La proposta è respinta però da verdi e comunisti: al voto Glucksmann andrà con la lista Envie d’Europe formata da Place publique, Partito Socialista e Partito Radicale. Il cartello ottiene il 6,19% dei voti e sei seggi, tra cui quello dello stesso Glucksmann.

Dal 2011 è sposato con Eka Zgouladze, viceministro dell’Interno della Georgia (2005-2012) e poi, dopo aver ricevuto la cittadinanza ucraina, viceministro dell’Interno dell’Ucraina dal 2014 al 2016.