Disagi all’aeroporto di Reggio: un solo varco resta disponibile

Disagi all’aeroporto di Reggio: un solo varco resta disponibile

Il Quotidiano del Sud
Disagi all’aeroporto di Reggio: un solo varco resta disponibile

Aumentano i voli all’aeroporto di Reggio Calabria ma crescono i disagi: aperto un solo varco per i controlli di passeggeri e personale

LAMEZIA TERME – «In un momento in cui il traffico di passeggeri è aumentato esponenzialmente all’aeroporto di Reggio Calabria, sono stati eliminati un varco passeggeri e uno per gli staff, lasciando un solo passaggio disponibile per i controlli. Quindi il personale (piloti, assistenti di bordo, personale Sacal, Aviapartner etc..), è costretto ad accedere alle aree di servizio, dovendo chiedere ai passeggeri in fila di cedere il passo, per poter garantire la partenza in orario degli aerei. Continuano le assurdità di una gestione scellerata degli aeroporti calabresi». È le denuncia del segretario nazionale del S.a.t.a. Luciano Amodeo che, insieme al sindacato Or.Sa. Trasporto Aereo, esprimono soddisfazione per la riuscita del sit-in davanti alla Prefettura di Catanzaro e dell’azione di protesta del 28 maggio degli addetti alla Sacal ed alla Sacal Gh spa, dando voce al malessere presso gli scali di Lamezia, Reggio e Crotone del sistema aeroportuale calabrese.

«Persino il controllo dei passeggeri a ridotta mobilità – continua Amodeo – è effettuato senza che gli stessi siano sottoposti al passaggio del metal detector e sono abbandonati in una zona, senza che l’addetto incaricato possa mantenerne il controllo visivo. Lo stesso, nel frattempo, dovrà goffamente saltare la coda, e sottoporsi ai controlli di sicurezza prima di potersi nuovamente occupare del passeggero affidatogli, lasciandolo solo. Oltre a tale gravissima situazione, a formare la lunghissima coda d’attesa dell’area d’accesso ai gate, si potrebbero trovare anche le autorità soggette alla scorta per la salvaguardia della propria incolumità, e tutti gli aventi diritto per motivi di sicurezza. In questa situazione – prosegue – si è già assistito a passeggeri rimasti a terra per ritardi ai controlli di sicurezza. Ci chiediamo quale sia il ruolo degli organismi di vigilanza, che in tali circostanze dovrebbero intervenire tempestivamente per non diminuire la sicurezza dei controlli accurati».
Amodeo, inoltre, rivolge «un appello al direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, che ultimamente sembra essersi distratto rispetto alle innumerevoli problematiche relative alla sicurezza degli aeroporti calabresi, sui quali latitano le ispezioni».

Dopo il sit-in davanti alla Prefettura, il segretario nazionale del Sata Luciano Amodeo, il segretario generale della confederazione Or.Sa. Calabria Vincenzo Rogolino ed il segretario aggiunto Paolo Occhiuto sono stati ricevuti dal Prefetto di Catanzaro, che con grande disponibilità ha recepito le rimostranze del sindacato, impegnandosi agli approfondimenti necessari della sicurezza sul lavoro. Intanto, il sindacato Or.Sa. attende le risposte necessarie, che, se non arriveranno nelle prossime ore, genereranno una nuova azione di protesta, che questa volta sarà inevitabilmente di 24 ore. «Scenderemo nuovamente in piazza, richiamando in modo più determinato, l’attenzione della politica e del governo regionale totalmente assenti rispetto alle gravissime problematiche che colpiscono i diritti dei lavoratori del comparto», annuncia il sindacato.

Con ciò accusando la Sacal che «continua a non rispettare il contratto nazionale e le norme vigenti, mentre i dipendenti chiedono la trasformazione dei contratti da part-time a full-time per sopperire alle effettive esigenze, nonché il bisogno di reperire altro personale da mercato esterno, anche mediante il ricorso di lavoratori stagionali». «In tutto ciò qual è il ruolo dell’Enac rispetto alle ultime decisioni scellerate di Sacal all’aeroporto di Reggio Calabria, a discapito dei controlli di sicurezza? – si chiede il segretario nazionale del S.a.t.a. Luciano Amodeo – nonostante si siano reperite risorse, la società stenta all’immissione di tutti i candidati presenti in graduatoria, generando in tal modo sovraccarichi di lavoro e congestionamento delle attività».

Il Quotidiano del Sud.
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