Kamala Harris, una rivale che finanziava. In attesa di capire tempi e modi con cui il Partito Democratico consegnerà, salvo clamorose sorprese, la candidatura alla Casa Bianca all’attuale vicepresidente, dopo il traumatico passo indietro di Joe Biden, emergono eventi a dir poco imbarazzanti che legano Donald Trump a quella che sarà la sua sfidante alle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre.
I finanziamenti di Trump a Kamala Harris
Secondo i registri pubblici disponibili sul sito web del Segretario di Stato della California, riportati da Business Insider, Trump ha fatto due donazioni a Harris mentre era candidata a procuratrice generale della California, carica ricoperta dal 2001 al 2017, prima dell’elezione al Senato degli Stati Uniti.
In particolare i registri mostrano che Trump, all’epoca solo un privato cittadino, versò 5mila dollari nel 2011 e mille dollari nel 2013, a cui vanno aggiunti i 2mila dollari donati dalla figlia Ivanka nel 2014.
Il deputato democratico della Florida Jared Moskowitz ha condiviso su ‘X’ un’immagine dell’assegno di TRUMP a Harris, affermando che si è trattato di un “saggio investimento“.
Was a wise investment pic.twitter.com/S7C18nDFzA
— Jared Moskowitz (@JaredEMoskowitz) July 21, 2024
Una storia in realtà non nuova: delle donazioni di Trump a Kamala Harris si parlò una prima volta giù nel 2020, quando Biden scelse Harris al suo fianco nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti dopo la loro battaglia, a tratti anche particolarmente dura, per ottenere la nomina a candidato dei Democratici per la Casa Bianca.
All’epoca Katrina Pierson, consigliera senior di Trump, raccontò a Pbs NewsHour che il tycoon aveva fatto donazioni ai candidati di tutti gli schieramenti. E andando indietro nel tempo un portavoce di Kamala Harris dichiarò al Sacramento Bee che nel 2015 i soldi ricevuti da Trump erano stati donati a un gruppo no-profit che aiuta i centroamericani.
