È morta François Hardy: la cantante e attrice francese, musa di Bob Dylan e icona degli anni ’60

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François Hardy è stata cantante, attrice, icona di stile e di moda, musa di grandi artisti, personaggio della Swinging London. È morta a 80 anni, a dare l’annuncio il figlio Thomas Dutronc, che la diva aveva avuto dalla relazione con il cantante e attore francese Jacques Dutronc. A giugno 2019 aveva detto di esser stata colpita da un nuovo cancro, lo scorso marzo aveva detto che non avrebbe mai più potuto cantare. Il suo stile divenne un modello, molto imitato in tutto il mondo.

Era nata a Parigi nel gennaio del 1944, aveva cominciato a suonare la chitarra da autodidatta dopo essersela fatta regalare a 18 anni. Già nel 1962 registrò la canzone che sarebbe diventata la più famosa di tutta la sua carriera, Tous les garçons et les filles. Più di due milioni di copie vendute in tutto il mondo. Partecipò all’Eurovision Song Contest nel 1963, che allora si chiamava Eurofestival, con L’amour s’en va. Altri suoi grandi successi furono Le temps de l’amour e Message personnel.

Il successo di François Hardy

Fece parte della Swinging London: conobbe i Beatles e i Rolling Stones, indossò le minigonne di Mary Quant e la sua canzone All over the world rimase nella classifica inglese per 15 settimane. Fondò una sua casa discografica, la Asparagus, incise dischi in francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco. Collaborò anche con Serge Gainsbourg e Iggy Pop. Fu anche icona sexy: donna corteggiata da star come Bob Dylan, che le dedicò il poema For Françoise Hardy at the Seine’s Edge, Mick Jagger e David Bowie.

François Hardy: Sanremo e i film

Partecipò nel 1966 al Festival di Sanremo, cantò con Edoardo Vianello La maison où j’ai grandi, cover de Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano. Si ritirò dalle scene nel 1968. Sposò nel 1981 il cantautore Jacques Dutronc in Corsica. Recitò in film, anche importanti, come Il maschio e la femmina di Jean-Luc Godard, Grand Prix di John Frankenheimer, Chissà se lo farei ancora di Claude Lelouch. Raccontò la sua vita nel libro Le désespoir des singes … et autres bagatelles. Rolling Stone nel 2023 l’ha inserita nella sua classifica dei 200 migliori interpreti di tutti i tempi, l’unica dalla Francia.