Aveva 38 anni e un figlio di 13. Ben 1 milione e 100mila follower su Instagram, dove era nota come MotoTanya. Lei era Tatyana Ozolina, influencer e motociclista russa che ha perso la vita a causa di un incidente avvenuto in Turchia, a Milas nella provincia di Muğla. Un sinistro, nel quale è stato coinvolto anche un tir, dalle dinamiche ancora incerte: pare che Ozolina abbia perso improvvisamente il controllo del mezzo andandosi a schiantare. La giovane è deceduta prima dell’arrivo dei soccorsi.
Chi è Tatyana Ozolilna e come è morta
Con lei viaggiava un altro motociclista, a bordo di un’altra moto, che secondo quanto chiarito dai familiari della vittima, attraverso un lungo post pubblicato su Instagram nel quale è stata pubblicata la testimonianza resa dal compagno di Ozolina alle forze dell’ordine turche, avrebbe improvvisamente rallentato la sua corsa andando a colpire la ruota posteriore del mezzo guidato dalla 38enne. Per i familiari, che hanno anche organizzato una raccolta fondi solidale per favorire il rientro a casa della salma dell’influencer e per organizzarne il funerale – invitando gli utenti a evitare particolari commenti per un urtare la sensibilità del figlio di Ozolina – ci sono ancora molti punti oscuri relativi alla dinamica e alle cause dell’incidente.
È morta Tatyana Ozolina: l’influencer e motociclista ha perso la vita a causa di un incidente
La motociclista russa era diventata famosa per i suoi racconti che puntualmente documentava sui social. Delle vere e proprie avventure con le quali era riuscita ad attirare l’attenzione dei fan, incantandoli con video e foto. Sconvolti i suoi amici e conoscenti, l’intera fan base e le comunità di rider e influencer. Sono stati tantissimi i messaggi d’affetto a lei dedicati. Persona molto libera, la Ozolina ha ispirato molti dei suoi follower: in molti si sono già recati sul luogo dell’incidente per renderle omaggio.
Tatyana Ozolina: i post su Instagram e il figlio 13enne
Questo il ringraziamento della famiglia: “A nome di amici e parenti, esprimiamo la nostra più profonda gratitudine a tutti per le parole di sostegno, per la partecipazione ai processi organizzativi, per l’aiuto alla ricerca di giustizia nella causa dell’incidente e il sostegno finanziario. Noi familiari, parenti e amici di Tanya, vorremmo fare luce sulla tragedia avvenuta in Turchia, visto che i media diffondono così tante bugie su questo incidente!“.
