Europee 2024, Occhiuto infiamma la campagna. Scontro con Pd e Stasi

Europee 2024, Occhiuto infiamma la campagna. Scontro con Pd e Stasi

Il Quotidiano del Sud
Europee 2024, Occhiuto infiamma la campagna. Scontro con Pd e Stasi

E’ scontro con Pd e Stasi quello del presidente Occhiuto che infiamma la campagna per le Europee 2024. Il governatore a Corigliano Rossano per tirare la volata a Pasqualina Straface; chiama il sindaco “mister no”. La replica: «Terrorizzato da chi pensa con la propria testa»

È UN’AGENDA che si annuncia serrata quella del presidente Occhiuto per le prossime settimane. La campagna elettorale per le Europee incontra quella per le amministrative – con alcuni Comuni importanti alle urne – e il governatore non sembra intenzionato a risparmiarsi.
E sabato, sul palco di Corigliano Rossano – dove ha tirato la volata alla sua candidata Pasqualina Straface – non ha di sicuro risparmiato la voce, in un intervento che, per intensità, andrà in archivio in compagnia di quelli più accalorati sentiti in Consiglio regionale o del comizio di chiusura della campagna di Cosenza del 2021. Un intervento con stoccate precise: al Pd, innanzitutto, e poi al sindaco, ricandidato, Flavio Stasi.

«C’è un partito in Calabria, si chiama Pd, che ogni giorno fa due o tre dichiarazioni per attaccare il presidente della regione. Ma un po’ di vergogna no? Attaccano chi in due anni e mezzo ha fatto quanto loro non sono riusciti a fare in trent’anni e parlano. Anche qui a Corigliano Rossano – dice il governatore dal palco – Ma chi ha portato in un anno 3 miliardi e mezzo per la 106 mentre in trent’anni erano riusciti a portare un miliardo? Chi è che ha fatto partire l’elettrificazione della ferrovia jonica? E il lavoro titanico fatto per dare a questo territorio un ospedale solo annunciato vent’anni fa e che ora sarà completato entro la fine della legislatura?». Infine, la bordata a Stasi. «Io non posso fare tutto da solo. Ho bisogno di sindaci capaci, bravi, che aiutino a fare sul territorio quello che la Regione programma. Non ho bisogno di sindaci ‘mister no’» dice, con riferimento alla vicenda Baker Hughes.

«Forse in Regione le procedure si adattano. Nel nostro Comune si rispettano – è il commento del sindaco Stasi, raggiunto telefonicamente – Al presidente forse sfuggono le procedure amministrative: prima di fare promesse a destra e sinistra, avrebbe dovuto consultare il Comune, che avrebbe certamente trovato una soluzione concretamente realizzabile, ovvero fuori dal porto. Occhiuto e il sistema di potere che rappresenta è terrorizzato da una città e una classe dirigente che ragiona con la propria testa e che non baratta le scelte per il proprio territorio con le carriere personali. Purtroppo dovrà adeguarsi».

Ma già sabato – dal palco del suo comizio, quasi in contemporanea con quello del governatore – Stasi non le aveva mandate a dire. «Il presidente Occhiuto, anziché fare comizi in piazza Le Fosse – aveva detto Stasi – dovrebbe fare un giro al pronto soccorso. Invece di fare passerelle in un cantiere mai partito, dovrebbe visitare i nostri ospedali, per vedere come la sua gestione commissariale ha ridotto la sanità. Quello è il loro modello. Ed è il modello di quelli che devono sempre rispondere sempre signor sì, altrimenti perdono il posticino in regione, parlamento, nelle strutture commissariali».

Il Quotidiano del Sud.
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