Fenomeni mistici in Calabria tra pellegrinaggi e scetticismo

Fenomeni mistici in Calabria tra pellegrinaggi e scetticismo

Il Quotidiano del Sud
Fenomeni mistici in Calabria tra pellegrinaggi e scetticismo

SI PREVEDONO tempi duri per santoni, veggenti, guaritori e mistici, anche se non per tutti: il Vaticano punta il dito contro le “false” apparizioni e su quei presunti fenomeni mistici escogitati con il vero scopo di trarne «lucro, potere, fama, notorietà sociale, interesse personale», arrivando addirittura a «esercitare un dominio sulle persone o a compiere degli abusi». E’ stato direttamente Papa Francesco a tirare il freno e a volere nuove regole, dopo decine di storie di apparizioni, rivelazioni, guarigioni inspiegabili, bilocazioni, illuminazioni mistiche e poteri soprannaturali. Madonne che piangono, che sudano sangue o altro, che parlano, che sorridono, immagini di Gesù che appaiono e scompaiono, stimmate e profumi che arrivano dal paradiso, spesso a seconda della fantasia del “messaggero in terra”. Lo stesso Pontefice, tempo fa, ha ironizzato sulla “Madonna postina”, che appare a comando al veggente di turno, a date e orari programmati. E dietro, l’immancabile giro d’affari legato a offerte, pellegrinaggi e souvenir.

Ieri è entrato in vigore il testo dell’ex Sant’Uffizio, che contiene nuove norme per regolare i presunti o veri fenomeni soprannaturali. Comprese le apparizioni della Madonna. Nel documento del Dicastero per la Dottrina della Fede, approvato dal Papa, si prevedono sei diversi voti per distinguerli: dal nulla osta al giudizio negativo. In pratica, la Chiesa si limiterà ad autorizzare devozione e pellegrinaggi. E a contrastare mitomani, imbroglioni e «marketing religioso». C’è persino una geografia di questi fenomeni, «al Nord sono più frequenti le apparizioni della Madonna che affida messaggi ai veggenti, mentre al Sud si cerca soprattutto la guarigione miracolosa. Spesso però si crea un rapporto di dipendenza psicologica tra fedeli e cosiddetti santoni che aiutano a trovare un senso al dolore e alla sofferenza. E oggi, la capacità di diffusione del messaggio di mistici, veggenti e guaritori si è enormemente ampliata grazie a internet e alle tv locali».

Il Cesnur (Centro studi nuove religioni) calcola la presenza in Italia di centinaia di veggenti e guaritori – o sedicenti tali – a cui ogni anno si rivolgerebbero circa 100mila italiani. Fenomeni mistici che anche in Calabria non mancano, forse meno eclatanti e sfrontati di quello che succede nel resto del Paese o in casi più conosciuti al di fuori dei confini nazionali. Le distinzioni sono d’obbligo nella citazione dei fenomeni calabresi più recenti e più discussi. In nessuno di questi casi, però, ci sarebbe la decisione sulla soprannaturalità o la non soprannaturalità dei fenomeni, che d’ora in poi spetta al Papa.

A Settingiano, in provincia di Catanzaro, inizia la storia della “mistica calabrese” come si autodefinisce Caterina Bartolotta. Nel 1973 dice di avere visto una bellissima ragazza attorniata da quattro angeli, mentre si trovava a letto per via delle crisi epilettiche di cui soffriva. L’anno seguente riceve le stimmate in diverse parti del corpo, con macchie di sangue a forma di croci, ostensori e lettere. Nascono i gruppi di preghiera. La donna continua a ricevere fedeli, anche privatamente, nella sua nuova casa di Santa Maria di Catanzaro.

Altre stimmate per “Donna Mimma” di Briatico. Precisamente a Baracconi, una frazione del centro del vibonese, abita Domenica Galeano. Ogni anno, in occasione della Quaresima appaiono sul suo viso e sul suo corpo i segni delle stimmate. Croci, corone di spine, dolori fisici indicibili. Ogni Venerdì Santo la donna va in estasi, nella stessa ora riportata dai Vangeli sulla morte di Gesù Cristo. La Chiesa non ha mai riconosciuto il caso, anche se la casa di Donna Mimma è stato luogo di richiamo di fedeli e prelati.

A Quarantano, una frazione di Oppido Mamertina, Teresa Scopelliti affermava di vedere la Madonna ogni 13 del mese in una campagna sperduta. Avrebbe iniziato da piccola a vedere Gesù nel cortile di casa, e poi santi e fenomeni mistici, addirittura. Aveva attirato attorno a sé una vasta comunità di fedeli, fino a quando ognuno prese altre strade. Una ex collaboratrice della “mistica di Quarantano” l’accusò di essersi inventato tutto. Dal 2015 la donna torna in quella campagna ogni 13 del mese e poi veicola i presunti messaggi mariani attraverso la sua pagina facebook. Alcuni la seguono ancora ma la Chiesa ha preso le distanze, anche se sul conto della mistica viene riportato da qualcuno di avere previsto, dopo le presunte rivelazioni della Madonna, l’attentato alle Torri gemelle e l’elezione del Papa attuale.

E poi c’è il caso di Carmine Mancuso, un ex benzinaio di Piane Crati, a sud di Cosenza, divenuto credente dopo avere ricevuto le stimmate. Monsignor Nunnari, allora arcivescovo di Cosenza-Bisignano, arrivò a nominare un’apposita commissione, ma mai nessuno ha potuto dichiarare la soprannaturalità dei fenomeni di Mancuso. Presunte apparizioni mariane sono quelle iniziate nel 1987 a Mirto Crosia. Vincenzo Fullone, un ragazzo del posto allora quattordicenne, dopo essere entrato insieme ad un suo amico in una piccola chiesa sconsacrata poco fuori dal paese, avrebbe notato una notevole lacrimazione da parte di una statua all’interno della chiesa, raffigurante la Madonna. Di lì a poco lo avrebbe raggiunto la piccola Anna Biasi, richiamata anche lei da una voce che le diceva di recarsi a Crosia. Da quel momento in poi per i due ragazzini iniziò un lungo cammino attraverso il mistero delle apparizioni, contornato da segni nel cielo, da estasi prolungate e toccanti, da fenomeno mistici. Oggi quel bambino che vedeva la Madonna non ha più visioni ed è diventato uno chef affermato. Da veggente che era, ora vive ad Amman, nella capitale della Giordania. Ad Anna Biasi, invece, sarebbe riapparsa anche dopo, l’ultima volta il 23 maggio 2017, in occasione del 30esimo anniversario delle apparizioni mariane a Crosia.

Un divieto assoluto da parte della Diocesi di Locri di divulgare notizie, è stato necessario dopo che Elio Walter Barillaro, il “veggente di Gioiosa Jonica” asseriva di avere avuto un’ennesima apparizione della Madonna della Conversione con un messaggio a “non fare il vaccino anti covid, vomito del demonio”. Era il 25 dicembre del 2020, ma tra stimmate, visioni di Gesù e altre apparizioni mariane ogni 14 del mese a Barillaro si perde il conto dal 1968 in avanti.

Bocca cucita della Chiesa sulle inspiegabili apparizioni a Sofferetti, piccola frazione del borgo arbëreshe di San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza. Nel 1988 Angelo Giannico, un tarantino rimasto semiparalizzato a causa di un infortunio avvenuto negli anni ottanta, si recò in pellegrinaggio in quel luogo noto per le presunte apparizioni della Vergine; lì sentì una voce che gli intimò di camminare, e così fece. Anche qua non potevano mancare le stimmate nel periodo della Passione. Ma tutto finiva nel giorno di Pasqua.

Ora, con le nuove regole, non si potrà sapere se il Papa arriverà a pronunciare mai il suo «Nihil Obstat», per incoraggiare il vescovo di turno a valutare il valore pastorale e a promuovere la diffusione dei fenomeni mistici, compresi i pellegrinaggi. Pellegrinaggi che ormai sono una costante di altri due luoghi simbolo della Calabria, luoghi di mistici, senza dubbio, ma diventati nel tempo luoghi di grande spiritualità. Fratel Cosimo e la Madonna dello Scoglio di Placanica e Mamma Natuzza, la Serva di Dio, di Paravati. Natuzza Evolo era una donna semplice e una donna di fede. Non radunava la gente per parlare di apparizioni, di stimmate e messaggi “celesti”. Tali fenomeni si erano sì verificati, fin dal 1938, ma la donna li teneva come fatti personali. Fratel Cosimo delle apparizioni mariane avute nel 1968 non parla alle folle che accorrono nelle varie ricorrenze. Continua a ricevere gente per dare loro conforto. Mamma Natuzza e Fratel Cosimo non sono grandi per i fenomeni mistici. Sono grandi per la loro fede, per il loro amore, per il loro “sì” totale alla Chiesa, mantenendo la semplicità di sempre e nascondendo le sofferenze patite. Ecco perché questi di Paravati e lo Scoglio di Placanica sono stati approvati dalla Chiesa come “luoghi di spiritualità”, sganciati ormai da dubbi e scetticismi, come tante altre “apparizioni a gettone”.

Il Quotidiano del Sud.
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