Filippo Turetta direttamente a processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, niente udienza preliminare e perizia psichiatrica

RMAG news

Niente udienza preliminare avanti al Gup, prevista nei prossimi giorni, il 15 e 18 luglio: Filippo Turetta rinucia e accetta così di andare direttamente a processo in Assise per l’omicidio di Giulia Cecchettin.

La scelta è stata comunicata all’Ansa dal suo avvocato difensore, Giovanni Caruso. La decisone, spiega, “consegue ad un percorso di maturazione personale del gravissimo delitto commesso, e alla volontà che la giustizia faccia il proprio corso nei tempi più rapidi possibili e nell’interesse di tutti”. La difesa inoltre non chiederà per l’imputato la perizia psichiatrica, “ovviamente impregiudicata ogni diversa valutazione della autorità giudiziaria“.

L’omicidio di Giulia Cecchettin

Il 22enne Filippo Turetta è il giovane accusato e reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre dello scorso anno.

Il corpo di Giulia, prossima alla laurea in ingegneria biomedica all’Università di Padova quando è rimasta vittima di femminicidio, venne trovato soltanto il 18 novembre adagiato in un anfratto roccioso nel bosco nei pressi del lago di Barcis. Quella stessa sera Turetta venne fermato in Germania, fermo nella sua auto rimasta senza benzina sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A9 tra Bad Dürrenberg e lo svincolo Rippachtal. Il 25 novembre Turetta è stato estradato in Italia ed è attualmente detenuto nel carcere di Verona.

Turetta e Cecchettin aveva iniziato una relazione sentimentale durata circa un anno, terminata nell’agosto 2023. I due erano rimasti in contatto, ma nel corso dei mesi, come emerso dai messaggi ritrovati sugli smartphone e dalle testimonianze delle amiche di Giulia, l’ex fidanzato e collega di corso di studi universitari era diventato possessivo, confidando a Giulia di sentirsi depresso e di non vedere un proprio futuro senza di lei e minacciando il suicidio.

La perizia psichiatrica

In una nota l’avvocato di Turetta ha sottolineato che “non è intenzione della difesa, né di Filippo Turetta, contrariamente a quanto preannunciato senza titolo e a sproposito dalla grancassa mediatico-giudiziaria chiedere che l’imputato venga sottoposto a perizia psichiatrica”.

Per il legale del 22enne la comunicazione odierna “è giustificata al solo fine di prevenire possibili speculazioni, e i processi alle intenzioni in ordine alle scelte difensive. Filippo Turetta, esercitando il diritto previsto dall’art. 419 co. 5 del c.p.p., ha deciso, d’intesa con i suoi difensori, di rinunciare all’udienza preliminare già fissata per le date del 15 e 18 luglio prossimi“.

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