Gli Obama tirano la volata a Kamala Harris, alla convention Dem tra speranza e timori per la rimonta su Trump

RMAG news

Speranza e grande attenzione al “nemico”, perché la partita è ancora lunga e apertissima. Sono i due messaggi arrivati dai grandi protagonisti della seconda serata della convention del Partito Democratico statunitense di Chicago, che incoronerà ufficialmente come candidata alla Casa Bianca Kamala Harris dopo il ritiro del presidente Joe Biden.

Dopo la prima serata in cui i protagonisti sono stati soprattutto Joe Biden e Hillary Clinton, a prendersi tutte le attenzioni sono stati l’ex presidente Barack Obama e sua moglie Michelle, che hanno tenuto due discorsi molto attesi e in parte molto lontani da quello che media e attivisti Dem si aspettavano.

A differenza dei tanti che li hanno preceduti sul palco di Chicago, i coniugi Obama hanno voluto far passare soprattutto un messaggio: “Attenzione, perché nonostante i sondaggi positivi che danno in rimonta Kamala Harris la partita è ancora lunga e aperta, dunque bisogna darsi da fare”.

Il discorso di Michelle Obama

Nel suo discorso alla platea democratica, il primo negli ultimi quattro anni, Michelle Obama ha esordito ricordando la madre scomparsa poche settimane fa e legando la sua storia a quella del Paese e a quella della famiglia di Kamala Harris.

“Ho scelto di esserci per senso del dovere, per onorare la sua memoria, e per ricordare a tutti noi che non dobbiamo sprecare il sacrificio che le persone più grandi di noi hanno fatto per darci un futuro migliore”, ha detto l’ex first lady.

Quindi ha tirato in ballo Donald Trump e le teorie del complotto che hanno riguardato lei e il marito Barack. “Per anni Trump ha fatto ogni cosa in suo potere per convincere le persone ad avere paura di noi. La sua visione del mondo è così limitata che si sente minacciato dall’esistenza di persone che lavorano sodo, che hanno un’istruzione, che hanno successo e che sono anche nere”, ha ricordato.

Ma soprattutto, come farà poi il marito successivamente, ha tenuta alta l’attenzione sulle presidenziali, avvertendo che Trump può ancora vincere e che il vantaggio di Kamala Harris è ancora minimo. “Kamala e Tim (Walz, candidato vicepresidente, ndr) stanno andando alla grande, ma ci sono tante persone che vogliono disperatamente che perdano. Che sono pronte a criticare ogni singola decisione che Harris prenderà. Che non vedono l’ora di far circolare bugie. Che non vogliono votare per una donna. Che daranno priorità alla loro ricchezza. Eccetera. Non importa quanto ci sentiamo bene stasera: la strada è in salita. Quindi non possiamo essere noi i nostri peggiori nemici”.

Il discorso di Barack Obama

Toni simili sono stati utilizzati anche dall’ex presidente, che ha esordito omaggiando Joe Biden per i risultati ottenuti dalla sua amministrazione e per aver fatto “la cosa più rara che ci sia in politica: mettere da parte le proprie ambizioni per il bene del paese”.

Come Michelle, anche Barack Obama ha invitato a tenere alta la guardia da Trump e dai rischi di pensare che la partita sia già finita. “I nostri avversari sanno che è semplice puntare sulla paura e sul cinismo delle persone. Vi diranno che il governo è corrotto, che il sacrificio e la generosità sono da sfigati, che il gioco è truccato quindi tanto vale pensare per sé. È un vecchio trucco in politica, e viene da un tizio la cui retorica è trita e ritrita. Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos e fanfaronate. Abbiamo già visto questo film. E sappiamo che i sequel sono anche peggio”, ha detto l’ex presidente al pubblico di Chicago.

Nel suo discorso Obama ha difeso le proposte del Partito sulla sanità, sulla casa, sulla difesa dei lavoratori, lodando il tandem composto da Kamala Harris e Tim Walz e criticando aspramente Trump, definito “un miliardario settantottenne che non ha ancora smesso di lamentarsi dei suoi, di problemi”.

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