Guerra in Ucraina, Putin richiama 133mila soldati ma niente fronte per le nuove leve: spese militari aumentate del 30%

RMAG news

La Russia di Vladimir Putin rinforza le fila del suo esercito. Il presidente ha infatti firmato il decreto per la leva autunnale, richiamando 133mila persone di età compresa tra i 18 e i 33 anni: si tratta di un numero non molto diverso da quello della chiamata dello scorso autunno, quando un analogo provvedimento coinvolse in totale 130mila uomini.

Si tratta di nuove reclute che, almeno secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa, non verranno impiegate sul fronte di guerra in Ucraina o nel Kursk, dove è ancora in corso l’offensiva delle truppe di Kiev.

Per Putin 130mila nuovi soldati

“Vorrei sottolineare che il personale militare in servizio militare di leva non sarà coinvolto nello svolgimento dei compiti dell’operazione militare speciale in nuove regioni”, ha affermato Vladimir Tsimlyansky, vice capo del principale dipartimento di organizzazione e mobilitazione dello Stato maggiore generale la Federazione Russa.

La campagna si svolgerà dal primo ottobre al 31 dicembre, in precedenza il ministero della Difesa aveva reso noto che erano stati 150mila i chiamati alla leva – della durata di 12 mesi – nella coscrizione di primavera. Con lo stesso ordine poi, Putin ha congedato soldati, marinai, sergenti e sottufficiali il cui servizio militare di leva è terminato.

Aumentano le spese militari

Dopo oltre due anni e mezzo di guerra è ormai evidente che quella russa è diventata una “economia di guerra”, una necessità di fronte agli sforzi necessari per finanziare il conflitto in corso in Ucraina.

Non sorprende dunque la decisione del Cremlino di stanziare un aumento monstre, sfiora il 30 per cento, delle spese militari per il 2025. Intervenuto in occasione del secondo anniversario dell’annessione di quattro regioni ucraine da parte della Russia, Putin ha che “tutti gli obiettivi prefissati saranno raggiunti” e che la verità è dalla parte della Russia, con “ulteriori sviluppi degli eventi” che “hanno pienamente confermato la necessità di un’operazione militare speciale”.

Gli scontri in Ucraina

In Ucraina intanto si continua a morire sotto i bombardamenti russi. Sette persone hanno perso la vita e altre quattro sono rimaste ferite a causa di un raid aereo che la mattina di martedì primo ottobre ha colpito un mercato nel centro di Kherson. Le vittime, tre donne e quattro uomini, sono tutti civili, come riferito dall’amministrazione militare regionale.

Forze armate ucraine che hanno poi rivendicato di aver abbattuto 29 dei 32 droni lanciati nella notte dall’esercito russo. I droni usati dai russi sono i Shahed di fabbricazione iraniana. “29 droni d’attacco sono stati abbattuti dall’aviazione ucraina nelle regioni di Cherkasy, Kirovohrad, Mykolaiv, Kherson, Poltava, Sumy e Dnipropetrovsk”, si legge nella nota diffusa da Kiev.

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