IL «BLASFEMO» FEDEZ AGITA REGGIO CALABRIA

IL «BLASFEMO» FEDEZ AGITA REGGIO CALABRIA

Il Quotidiano del Sud
IL «BLASFEMO» FEDEZ AGITA REGGIO CALABRIA

La Chiesa contraria al concerto di Fedez scelto dall’amministrazione di Reggio Calabria per chiudere le festività mariane. I portatori della Vara stemperano e chiedono all’artista di intonare sul palco il “Cantu di portaturi”

REGGIO CALABRIA – Ancora polemiche per Fedez a “Festa di Madonna”. Ma i Portatori della Vara agitano un ramoscello d’ulivo e chiedono al rapper di cantare per loro il “Cantu di Portaturi”. Vuoi vedere che alla fine ci scappa pure il “sacro remix”?
Ma resta il punto. Perché l’amministrazione comunale ha chiamato Fedez per il grande concerto di chiusura delle festività patronali in onore della Madonna della Consolazione? Proprio l’artista milanese che ha fatto dell’ateismo, dello sberleffo alla fede cristiana, della blasfemia quasi la cifra stilistica della sua produzione artistica? Il noto rapper 35enne si esibirà martedì 17 settembre sul palco di piazza Indipendenza sul lungomare Falcomatà. Qualche ora dopo la processione della sacra effigie della patrona con cui si concluderanno le sette serate di live gratuiti del Reggio Live Fest che “allunga” le festività mariane.

Il cartellone del festival (che prevede, tra gli altri, i concerti di Valerio Lundini, Paolo Belli, Max Gazzè, Ron, Goran Bregovic) è stato stilato dalla Show Net del promoter Ruggero Pegna che si è aggiudicata un bando regionale “per il finanziamento di eventi e manifestazioni di grande interesse turistico”, attraverso il Funt, fondo unico nazionale turismo, Poc Calabria 2014 – 2020. L’evento è co-finanziato dalla compartecipazione di Regione, Città Metropolitana e Comune per volontà del sindaco Giuseppe Falcomatà, per un totale di 300 mila euro. La scelta di Fedez, noto per le sue posizioni audaci e provocatorie, in particolare nei confronti della religione cristiana, ha generato un moto di indignazione popolare, spaccando la comunità, ma urtando la sensibilità degli uomini di fede. Senza zeta, in questo caso.

Nessuna presa di posizione ufficiale dell’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova. Ma diversi sacerdoti, e anche molti laici, hanno manifestato pubblicamente la propria contrarietà chiedendo al sindaco di rivedere la sua decisione. Sui social e per le piazze è esplosa la polemica attorno ad alcuni testi del cantautore. In particolare, quello che gira in rete risale al 2011 e contiene espressioni blasfeme, che difficilmente il cantante ripropone nei suoi live. Già dal titolo è tutto un programma: “Blasfemia pt 2”, infarcito di versi (non proprio preghiere, che potete leggere qui al lato) rivolti alla Madonna, al dogma dell’Immacolata Concezione, al Papa, tali da far arrossire perfino “The Young Pope” di Sorrentino.

Nel 2015 Fedez firma una linea di abbigliamento street wear disegnata in esclusiva per Sisley. Un vero e proprio marchio provocatorio già dal nome, “NoGodz”, con immagini irriverenti della Madonna (in un esemplare indossa una tunica con il logo di Superman, in un altro ha le sembianze di un personaggio blu in stile Avatar). Un’iniziativa che fece molto discutere, accusata di iconoclastia e Fedez di aver sbeffeggiato la sacralità cattolica. Nel 2019 fu la volta del crocifisso con Topolino in luogo del Cristo. Anche lì giù polemiche per l’ennesimo insulto alla fede cristiana. In quell’occasione le contestazioni arrivarono anche dallo Stretto.

Ma l’arte non ha colore e non ha fede. Non la pensano così i Portatori della Vara. Per bocca del presidente dell’associazione Gaetano Surace, si sono rivolti direttamente all’ex marito di Chiara Ferragni suggerendogli d’inserire in scaletta il “Cantu di Portaturi”, «del quale siamo pronti a farti pervenire testo e spartito». «Assistiamo ad un dibattito scomposto, surreale. Troppo spesso slegato dalla pietà popolare, dalle nostre tradizioni, dalla nostra storia – scrivono i portatori della Vara -. Negativamente colpiti dalla scelta artistica compiuta, che non condividiamo, decidiamo di prendere carta e penna per rivolgerci direttamente al signor Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez».

Ecco il testo: «Caro giovane amico, sappi che noi Portatori, d’ogni età, nulla abbiamo contro di te o il tuo talento. A noi suscita parecchie perplessità sapere che sarai tu, e le tue canzoni, a concludere, nella notte del martedì, la nostra Festa, la Festa della nostra Mamma. I contenuti dei tuoi testi non hanno nulla da spartire con i festeggiamenti settembrini, tanto amati ed attesi dal popolo reggino. Pertanto, giacché oramai certa è la tua presenza nella nostra città, desideriamo suggerirti d’inserire in scaletta il…“Cantu di Portaturi”, del quale siamo pronti a farti pervenire testo e spartito. Lascia che il cuor tuo venga accarezzato dal materno sguardo della Madonnina nostra. E chissà che, almeno tu, non riesca a comprendere il significato di quelle parole che ogni anno mons. Salvatore Nunnari “urla” nell’ultima Santa Messa del sabato della Festa, all’Eremo: Reggio è di Maria».

Il Quotidiano del Sud.
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