Il ‘mistero’ di Mondadori a Napoli: store inaugurato, chiuso dopo 24 ore e mai più riaperto in Galleria Umberto I

RMAG news

Perché il bookstore Mondadori Napoli, inaugurato lo scorso 17 maggio nella Galleria Umberto I, è stato chiuso dopo meno di 24 ore? Dopo due mesi, durante i quali le insegne e gli interni dello store sono rimasti accesi ma serrati, molti cittadini si stanno ponendo questa domanda. Un interrogativo mosso da tre aspetti, almeno secondo le diverse segnalazioni giunte alla redazione de l’Unità. Da un lato, c’è una città spesso vittima di ambulanti e abusivismo, nella quale può sembrare più facile girarsi dall’altra parte. In questo contesto, l’attuale amministrazione comunale che ha tracciato una linea ben diversa rispetto alla precedente, assente ed anarchica, sta cercando di far rispettare le regole con maggior rigore, con il supporto dei Vigili urbani. Questo, però, può far si che l’eccesso di zelo possa penalizzare chi cerca di fare le cose per bene rispetto a chi, ad esempio, occupa illegalmente il suolo pubblico, apre cucine all’improvviso, smaltisce in maniera errata i rifiuti, spara la musica con volume altissimo.

Lo store Mondadori a Napoli inaugurato e chiuso in Galleria Umberto I

Dall’altro c’è un privato, o meglio un colosso dell’editoria che ha deciso di investire a Napoli all’interno di un luogo monumentale (passaggio che chiama in caso la Sovrintendenza). Piccola premessa: la Galleria Umberto I, sita in pieno centro città, è uno di quei posti troppe volte vittima di degrado abbandono (e insicurezza). Dunque, ben venga chi decide di portarci sviluppolavoro. Come è possibile che il negozio Mondadori, dopo aver inaugurato è ancora chiuso? E qui entra in gioco il terzo elemento: il rapporto tra il pubblico e l’impresa inevitabilmente influenzato dalla burocrazia italiana (spesso nemica e soffocante). Abbiamo fatto le nostre verifiche e dopo aver parlato con gli uffici stampa di Palazzo San Giacomo e della società di Segrate, siamo riusciti a confrontarci con la Polizia Locale del capoluogo campano. L’organo che su disposizione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) ha notificato le irregolarità all’azienda costringendola alla chiusura temporanea.

Perché il bookstore Mondadori inaugurato a Napoli in Galleria Umberto I è stato chiuso dopo 24 ore?

Questa storia è molto interessante perché ci sono in gioco due variabili: l’immagine di una città che deve essere attrattiva per investimenti del genere e quella di una grande impresa disposta a fare tali investimenti. È ovvio che alla base ci sono state delle problematiche, appunto, burocratiche. Se negli uffici Comune vi è il massimo riserbo per quella che è stata definita una questione complessa, da quelli della casa editrice di Segrate ci è stato detto che vi è un loro responsabile che si sta occupando a tempo pieno della vicenda: appena arriveranno buone notizie, queste ultime saranno immediatamente comunicate, appunto, nell’interesse dell’azienda. Così è grazie alla Polizia Municipale che siamo venuti a capo della ‘magagna’: il caso, divenuto un vero e proprio giallo, sarebbe esploso per delle mancanze da parte della Mondadori.

Il negozio Mondadori a Napoli è ancora chiuso. Quando aprirà in Galleria Umberto I?

Quest’ultima era priva dell’autorizzazione necessaria per lo svolgimento di questa particolare attività. La pratica presentata dalla casa editrice non era idonea rispetto ai metri quadri del negozio. Tecnicamente, Mondadori ha dichiarato una Scia per ‘Esercizio di Vicinato‘ e non di ‘Media Struttura‘, tipologia che prevede altri criteri e documentazioni ed ovviamente tempi più lunghi (stiamo parlando di uno spazio che invece di essere 250 metri quadri è di 1500 e, secondo quanto appreso da l’Unità, ha bisogno di: un contratto con un garage, del carico e scarico delle merci e di un’area comune per il pubblico. Oltre questo sarebbero mancavano i permessi per il bar e l’occupazione di suolo pubblico).

Il pubblico, il privato e la burocrazia

Nel frattempo, è entrata in gioco, per ovvie competenze, anche l’Asl che dovrà eseguire le proprie verifiche e riferire anch’essa al Suap. La decisione finale spetterà a quest’ultimo Ente. Non c’è ancora una data certa per la riapertura dello store. Tuttavia, dalle parti in causa è trapelato un certo ottimismo, evidentemente le porte del bookstore potrebbero aprirsi presto (nelle migliori delle ipotesi e se tutto andrà bene, nel giro di una settimanadieci giorni). Nel frattempo possiamo solo augurarci che i problemi siano risolti quanto prima, che la Mondadori possa aprire e che Napoli continui ad essere una destinazione per investimenti importanti.

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