Incendio in un appartamento nel Pisano, muore bambina di 3 anni: le fiamme forse partite da un forno a microonde

RMAG news

Dramma questa mattina nel Pisano, a Santa Croce sull’Arno, dove un incendio è scoppiato in un palazzo di via Turi. Nonostante il tempestivo intervento di due squadre di vigili del fuoco, una bambina di tre anni ha perso la vita nel rogo.

Come riferisce l’Ansa la bambina, di origine senegalese, è stata soccorsa ma ogni tentativo di rianimarla per oltre un’ora zsi è rivelato inutile: è stata dichiarata morta all’arrivo all’ospedale di Empoli. La bambina avrebbe riportato diverse ustioni ma pare che la causa del decesso sia dipesa dall’asfissia.

I vigili del fuoco nel loro intervento nell’appartamento al secondo piano del palazzo hanno evacuato tre bambini e due adulti, di cui una donna incinta, originaria del Bangladesh, che erano impossibilitati ad uscire dalla propria abitazione attigua a quella interessata dalle fiamme. In totale, secondo quanto si apprende dal Comune, sono 12 le persone sopravvissute di cui 8 sono state portate in ospedale a Empoli e a Pontedera; tra loro anche minori

Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento, forse potrebbe essere partito da un forno a microonde. L’appartamento dove è divampato l’incendio è stato posto sotto sequestro mentre quello attiguo, anch’esso interessato dalle fiamme, è stato dichiarato inagibile.

Sul luogo della tragedia stamattina, assieme ai soccorritori, era arrivato anche il sindaco di Santa Croce sull’Arno, Roberto Giannoni. “Quella di oggi – ha affermato in una nota – è una tragedia che nessuno avrebbe mai voluto dover vedere. Esprimo tutto il mio cordoglio ai familiari della bambina e a tutta la comunità senegalese: purtroppo non ci sono parole che possono colmare il dolore di questa famiglia, ma esprimo con la mia presenza la vicinanza di tutta la cittadinanza. Al momento stiamo lavorando per trovare una sistemazione per le 12 persone sopravvissute all’incendio, che vivevano in quegli appartamenti e che nell’immediato non potranno rientrare in casa”.

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