Isola delle femmine, festa di compleanno della “Palermo Bene” nella riserva naturale: “Un disastro”

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Sigarette buttate a terra, bottiglie e bicchieri, spazzatura. Scenario da classico festino senza regole quello che si sono trovati davanti finanzieri, carabinieri e militari della Capitaneria di Porto che sabato scorso sono intervenuti sull’Isola delle Femmine, sulla costa palermitana, dove era stato organizzato un party di compleanno. L’isola però è una riserva naturale gestita dalla Lipu dal 1997. La vicenda ora è al vaglio della Procura di Palermo, che sta valutando se siano stati commessi reati. Non sono escluse conseguenze penali.

Secondo quanto riportato la festa era stata organizzata da due gemelli medici della cosiddetta “Palermo Bene”. Professionisti, imprenditori, jet set e volti noti della città tra gli invitati. Non la prima volta che per il loro compleanno avevano scelto una location insolita. La festa era cominciata sabato al tramonto, un centinaio gli ospiti invitati. Tracce anche sui social. Quando il party è cominciato hanno preso a circolare video e fotografie sui social. A quanto ricostruito da Repubblica il dj era un’ex Guardia Costiera, fino a poco tempo fa responsabile dell’unità di Isola della Femmine.

Gli abitanti del paese che si sono accorti dell’evento hanno avvertito le forze dell’ordine che sono intervenute sull’isola nel bel mezzo della festa. Hanno identificato gli invitati e li hanno costretti a salire sui loro gommoni per lasciare l’isola. Erano circa le 20:30. La direzione della riserva insiste a chiarire che non sarebbe stato ricevuto alcun avviso sulla festa, che comunque non sarebbe stata autorizzata. Gli organizzatori si difendono sostenendo che erano lì per un video promozionale d’accordo con la proprietà. Ancora in corso gli approfondimenti sul party.

Lipu ha precisato che tra l’altro fino al 30 giugno le visite guidate sono sospese, l’ingresso è vietato anche per via del periodo di nidificazione di almeno 50 specie di uccelli. Più di una volta i proprietari, eredi del patriota Rosolino Pilo, hanno provato a metterla sul mercato. Il valore si aggirerebbe intorno ai due milioni di euro.

“Dal 1998 a ieri a nessuno era venuto in testa di prendere d’assalto l’isolotto anche perché in questo periodo ci sono specie che nidificano e dal primo marzo al 30 giugno le visite sono sospese – ha dichiarato Vincenzo Di Dio, direttore della riserva, citato da Il Corriere della Sera – Ho fatto un sopralluogo domenica mattina. Tante cicche di sigarette, bottigliette di vetro, di plastica e tanti bicchieri. Hanno accatastato della legna e volevano fare un falò. Un vero disastro”.