Keir Starmer, il laburista che guarda alle riforme di Margaret Thatcher

RMAG news

«Ricostruiremo la Gran Bretagna mattone dopo mattone». Sono queste le prime parole pronunciate da Keir Starmer in qualità di nuovo Primo ministro inglese. Dopo 14 anni di governi conservatori, l’Inghilterra ha eletto il laburista e avvocato 61enne, che è riuscito a riportare al successo il suo partito allontanandosi dal radicalismo di Jeremy Corbyn. Proprio per questo appena si è sentita sussurrare per i corridoi la parola “rivoluzione”, il nuovo Primo ministro britannico ci ha tenuto a rasserenare gli animi: non ci saranno sommosse sotto la sua guida.

Eppure, i richiami del “Normal bloke”, il ragazzo della porta accanto, così come viene definito dagli elettori il nuovo residente di Downing Street, sono stati spesso diretti a Margaret Thatcher, l’ex premier conservatrice «che ha portato un cambiamento sostanziale al Regno Unito».

Ad essere ammirato più di tutto della Lady di ferro è lo spirito riformatore, che ha reso la parola “privatizzazione” non più solo un’idea ma un elemento chiave delle economie europee, innalzando il neoliberismo a sistema socio-economico fondamentale e strettamente legato alle democrazie occidentali. E così, è proprio alla “rivoluzionaria conservatrice” a cui Starmer guarda, mentre si posiziona sempre più al centro, e lo fa per il suo Paese, per le riforme.

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