Lo spettacolo su Battiato e la passione per la musica: alla scoperta di Vincenzo Greco

Lo spettacolo su Battiato e la passione per la musica: alla scoperta di Vincenzo Greco

Il Quotidiano del Sud
Lo spettacolo su Battiato e la passione per la musica: alla scoperta di Vincenzo Greco

Sono giorni intensi per Vincenzo Greco, alle prese con la realizzazione di uno spettacolo su Franco Battiato. Vibonese trapiantato a Roma dalle molteplici attività e dalle spiccate doti artistiche, di lavoro fa il dirigente al Viminale ed è anche docente universitario. Ma sa fare, bene, anche tante altre cose che riguardano altri settori. Un artista multimediale: è cantautore e musicista, scrittore e anche documentarista (e adesso capiremo bene ogni cosa). Già che ci siamo lo ricordiamo anche ideatore di una pagina Facebook “Pensieri Bianconeri” dedicata alla Juventus, molto seguita e commentata. Partiamo, però, dal suo ultimo disco, il quarto per la precisione.

Vincenzo Greco: lo spettacolo su Battiato preceduto dall’uscita del disco

È in uscita proprio oggi “All’improvviso – Canzoni Lievi”, il nuovo disco di Vincenzo Greco, che precede di qualche giorno lo spettacolo su Franco Battiato. Il disco, prodotto dall’etichetta Dialettica Label, è distribuito digitalmente da Tunecore, mentre la distribuzione fisica è affidata a La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto. «Questo disco rappresenta per me un pezzo di vita importante – ci dice Vincenzo Greco mentre è alle prese con gli ultimi dettagli per lo spettacolo su Battiato – uno stare nel mezzo del guado tra il voltarsi indietro, recuperando certe sonorità e un certo approccio per così dire cantautorale, e il guardare avanti chiedendomi, come sempre, cosa c’è oltre. Oltre c’è la luce. Perché anche nei momenti più bui, bisogna sempre pensare che “all’improvviso tornerà la luce”. “Evocante” è il suo nome d’arte e ci spiega anche il significato: «Tutto ciò che faccio con i miei progetti artistici è finalizzato proprio a evocare qualcosa di immateriale. Il tutto attraverso mondi sonori, parole, filmati, immagini, percorsi consapevoli».

Il doppio sold out per lo spettacolo su Battiato di Vincenzo Greco

Da anni si diletta con le tastiere e le composizioni, i testi e le musiche, avendo come riferimento Franco Battiato, del quale è un grande estimatore e al quale ha dedicato anche un libro: “Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole” pubblicato da Arcana Edizioni, Collana Musica, nel 2023, in contemporanea con l’uscita dell’album “Fino a tardi. Viaggi sonori con Battiato”. Allo stesso tempo ecco un nuovo evento che lo riguarda. La scorsa estate, a Milo ha proposto l’anteprima siciliana de “L’infinito fra le mani – Spettacolo su temi proposti da Franco Battiato”. Spettacolo che adesso riproporrà a Roma, al Teatro Basilica, l’11 e il 12 ottobre 2024. E per entrambe le date c’è da tempo il sold out e c’è ovviamente grande attesa.

Lo spettacolo si compone di nove parti in cui c’è un’alternanza di testo recitato e canzoni (con preponderanza di brani di Battiato e tre pezzi di Greco/Evocante: “Di questi tempi”, “In Es” e “Salvami”) e la presenza di alcuni momenti di interazione. La regia è di Alessandro Di Murro, con Vittorio Bruschi e Laura Pannia, quest’ultima vibonese di San Calogero. Le musiche sono di Giusto Pio.

Il messaggio

«Battiato e le sue canzoni – sottolinea Vincenzo Greco – non sono la finalità di questo spettacolo, ma sono gli strumenti per arrivare a una riflessione filosofica, metafisica e persino politica (non quella dei partiti, di cui non mi importa nulla, ma quella delle scelte)».  Tutto il percorso artistico di Battiato «lascia un senso di missione compiuta che non è solo artistica. Nell’ultimo capitolo del mio libro mi spingo infatti oltre, individuando il senso ultimo di questo percorso. Un cammino dove le canzoni, le opere liriche, la messa arcaica, le sperimentazioni, l’attività di editore, quella di conferenziere sui temi della fisica quantistica, e anche quella di regista e di pittore sono state “solo” il pretesto per fare arrivare un messaggio importante rivolto all’umano e di stampo divino». E allora «con il libro e con lo spettacolo teatrale io raccolgo questo invito, facendolo anche un po’ mio, e vado oltre. Con umiltà (non intendo in alcun modo paragonarmi) ma con la consapevolezza che proseguire, anziché replicare, sia il modo migliore, a mio parere, per “omaggiare” Battiato: con tutti i rischi che comporta un continuare un discorso mettendoci del proprio». Vincenzo Greco (voce, synth, pianoforte, chitarra elettrica), sarà accompagnato da Barbara Vanorio (basso) e Stefano Cozza (chitarra elettrica).

Il docufilm sulla Vibonese

Adesso Vincenzo Greco è alle prese con la musica e con lo spettacolo su Battiato, ma il 53enne artista calabrese è ben noto a Vibo. In particolare fra la tifoseria della squadra della Vibonese, avendo realizzato (in occasione della trionfale cavalcata culminata con la promozione in Serie C, nel 2018), un docufilm molto apprezzato, dal titolo “E nci ficimu a facci tanta. Una reazione Vibonese”. Un’ora e mezza di emozioni, dove riprendere anche il “dietro le quinte” di un’annata tribolata, ma anche storica. Perché la squadra rossoblù vinse il torneo recuperando ben 13 punti di svantaggio al Troina. E non solo: sempre quell’anno la squadra fu al centro di un caso “discutibile” di “mala” giustizia sportiva, con la riammissione in Serie C poi negata da una serie di corsi e ricorsi allucinanti. Da qui la reazione collettiva e il titolo del docufilm. E adesso ecco lo spettacolo su Battiato da parte di Vincenzo Greco.

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La Calabria nel cuore e nella mente

Nato a Vibo, dove ha frequentato le scuole elementari, Vincenzo Greco da ragazzino si è poi trasferito a Roma con la famiglia. La sua città natale l’ha ritrovata, come abbiamo visto, grazie alla Vibonese, seguendo da vicino la squadra nell’annata della promozione in Serie C. Poi ha svolto, per il club rossoblù, anche delle interessanti iniziative sul piano del sociale. Ogni estate torna in Calabria. Ha scelto Pizzo quale luogo dove soggiornare «e come Battiato raccontava la nostalgia per la Sicilia, io racconto la mia, di nostalgia, per la Calabria, la mia terra, dove torno appena possibile».

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