Luca Mercalli, chi è il climatologo prestato alla politica che ha ottenuto zero voti alle elezioni

Luca Mercalli, chi è il climatologo prestato alla politica che ha ottenuto zero voti alle elezioni

Il pubblico televisivo ha imparato a conoscerlo per le sue apparizioni come ospite di ‘Che tempo che fa’ ma Luca Mercalli, di professione climatologo, ha provato anche una esperienza politica che si è rivelata però un flop di proporzioni inaspettate.

Mercalli si era candidato al Consiglio comunale di Usseaux, piccolo paesino di soli 180 abitanti, tra i borghi più belli d’Italia e insignito dal 2011 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano.

Mercalli, zero voti da candidato consigliere

Alle elezioni comunali i cittadini erano chiamati a scegliere il nuovo sindaco: è stata eletta Cristina Cappelletti con 88 voti), a discapito di Alberto Sasso, l’altro candidato fermatosi a 39 voti.

Nella lista di Sasso era presente come candidato consigliere Mercalli. Lunedì pomeriggio, quando lo scrutinio è rapidamente terminato, per il climatologo è arrivata la sorpresa: zero voti per lui, neanche una scheda col suo nome. Neanche il climatologo si è potuto votare: da sei anni infatti si è trasferito a Ouix, una ventina di chilometri in linea d’aria, ma la sua residenza è ancora ad Almese, alle porte di Torino.

La reazione del presidente della Società meteorologica italiana è in una intervista al quotidiano torinese La Stampa: “Da uomo di scienza considero ogni esperimento utile”, spiega con ironia Mercalli.

Dal mio punto di vista ci rido su. Non ho certo bisogno di essere eletto per avere la notorietà da consigliere comunale, ho accettato la proposta del mio amico sindaco Alberto Sasso con spirito di servizio. E volevo partire dal basso, dalla lotta al clima. ma a dettare l’agenda sull’ambiente non ci riescono Antonio Guterres e papa Francesco, figuriamoci io“, racconta al giornale. E poi rivela: “I Verdi in passato mi hanno proposto molte volte cariche politiche, anche a livelli più alti. C’è anche chi mi voleva ministro”.

L’allarme sul cambiamento climatico

Durante il convegno “Energia rinnovabile al servizio del territorio e impatto climatico nelle aree montane: soluzioni locali per lo sviluppo sostenibile europeo”, organizzato a Saint-Vincent dalla Commissione Enve del Comitato delle Regioni, in collaborazione con la Regione Valle d’Aosta, Mercalli ha invece rilanciato il suo allarme sul cambiamento climatico.

Per il climatologo “i sintomi della malattia, diagnostica correttamente, sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2022, c’è stata la più grande siccità degli ultimi 200 che ha toccato il Po, tra il 2022 e il 2023 i ghiacciai alpini si sono ridotti del 10%. Il cambiamento climatico c’è sempre stato, è vero, ma è la prima volta che un cambiamento climatico così rapido e intenso avviene su una società complessa fatta di 8 miliardi di persone. Siamo più vulnerabili rispetto a un piccolo villaggio del Neolitico, in cui gli abitanti non capivano i cambiamenti, li subivano, ma erano più resilienti, potevano spostarsi, erano dei nomadi“, le sue parole riferite dall’Ansa.

Il mare sta aumentando di 5 millimetri l’anno, è un fatto – ha aggiunto il presidente della Società meteorologica italiana – e a fine secolo, il mare sarà più alto di 40 centimetri, nella migliore delle ipotesi, o di 120 centimetri, se non facciamo nulla. Per Venezia e Rimini sarebbe un grande problema, vorrebbe dire gestire una migrazione interna, italiana, di circa 400 mila persone. Saranno i nostri concittadini a spostarsi perché il loro territorio sarà diventato inabitabile“.