Lupi Grigi: chi sono, il gruppo nazionalista nato in Turchia, il gesto di Demiral, il gruppo ultranazionalista, l’attentato al Papa

RMAG news

A sorpresa era stato decisivo nella gara valida per gli ottavi di finale di Euro 2024: una doppietta contro l’Austria. Poco meno a sorpresa Merih Demiral ha fatto discutere per la sua esultanza, con le mani a riprodurre quello che è il saluto dei “Lupi Grigi“, un gruppo ultranazionalista, considerato responsabile di diversi attentati in Europa. La UEFA, l’organizzazione che organizza il torneo, ha aperto un’indagine contro il calciatore. Ankara ha criticato l’indagine: in un comunicato il ministero degli Esteri ha parlato dell’indagine dell’UEFA come politicamente motivata.

Demiral ha 26 anni, difensore, in Italia ha giocato con le magliette di Juventus, Sassuolo e Atalanta, al momento gioca in Arabia Saudita, nell’Al Ahli. Ha segnato un gol a primo minuto e un altro al 59esimo della sfida degli ottavi di finale. Dopo il secondo ha riprodotto il saluto, che rimanda al muso di un lupo. Il suo gesto ha creato delle tensioni tra il suo Paese e la Germania. La Turchia ha convocato l’ambasciatore tedesco dopo le critiche della ministra degli Esteri di Berlino.

Chi è Demiral e il precedente

“I simboli dell’estremismo di destra – aveva dichiarato la ministra tedesca Nancy Faeser – non hanno nulla da cercare nei nostri stadi. Usare gli Europei di calcio come piattaforma per il razzismo è completamente inaccettabile. Ci aspettiamo che la Uefa verifichi il caso e che esamini le sanzioni”. Il calciatore aveva provato a difendersi dicendo di non aver voluto lanciare alcun messaggio nascosto, di aver voluto soltanto esprimere un gesto di “turchità”. Già nel 2019 aveva fatto parlare per aver esibito il saluto militare durante alcune partite di qualificazione agli Europei mentre la Turchia stava attaccando i curdi siriani nel nord-est della Siria.

Chi sono i Lupi Grigi

I Lupi Grigi, “Ulku Ocaklari”, sono stati fondati a fine anni Sessanta, un gruppo islam-nazionalista che si rifaceva direttamente ai Giovani Turchi di inizio Novecento – e quindi ai gruppi che consumarono il genocidio degli Armeni. I loro attentati tra gli anni Sessanta e Settanta causarono centinaia di vittime. Sono stati spesso indicati come l’ala paramilitare e radicale dell’MHP, il Partito del Movimento Nazionalista. Proprio l’Austria ha proibito il gesto.

L’ideologia del movimento ha molti punti in contatto con il nazismo, come la superiorità dei turchi su curdi, armeni, ebrei e cristiani, e fa riferimento a un impero che si estende dai Balcani alla Cina chiamato Turan. Ai Lupi Grigi apparteneva anche Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II nel maggio 1981 in piazza San Pietro al Vaticano. Il 2 giugno 1993 furono bruciate vive 37 persone nel “rogo degli alevi”, in maggioranza intellettuali della corrente minoritaria spirituale dell’Islam, che si erano radunati per un festival religioso. Quell’episodio è passato alla storia come Madimak. La Francia aveva annunciato nel 2020 di voler dichiarare illegale il movimento dopo che le autorità lo avevano considerato responsabile di incidenti e scontri.

Lo sdegno per il gesto di Demiral

Il gesto di Demiral è stato condiviso da tantissimi ultranazionalisti. Oltre che dall’UEFA e dalle autorità tedesche, il difensore però ha raccolto lo sdegno di tanti turchi tedeschi. Come per esempio della giornalista yazida Duzen Tekkal – “Qui non posso tacere. Da anni ricevo, da parte dei membri dei Lupi grigi, uno dei maggiori gruppi di destra estremista in Germania, minacce di morte. Che Merih Demiral mostri il saluto d’estrema destra, è uno sfregio alle vittime. Così amaro per i tifosi della Turchia” – o di Burak Yilmaz – “Oggi è il giorno del massacro di Medimak. Che Merih Demiral mostri il saluto dei Lupi grigi, non è solo disprezzo per l’umanità, ma un nuovo sfregio delle vittime di Medimak”.