Macron crolla alle Europee, in Francia elezioni anticipate: Bardella porta l’estrema destra a doppiare il presidente

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I flop più clamorosi arrivano dai leader dei due principali Paesi dell’Unione europea: da una parte i socialdemocratici di Olaf Scholz in Germania, solamente terzo partito e scavalcati anche dai post-nazisti di Alternative für Deutschland, dall’altra il tonfo di L’Europe Ensemble (L’Europa insieme), la lista presentata per le Europee dal presidente francese Emmanuel Macron, addirittura doppiata dall’estrema destra del Rassemblement National.

Elezioni anticipate in Francia dopo il flop di Macron

Ma le conseguenze politicamente più importanti, almeno nell’immediato, arrivano da Parigi. Parlando in tv alla nazione, Macron ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e il conseguente voto anticipato previsto il 30 giugno e il 7 luglio.

In Francia, i rappresentanti dell’estrema destra hanno raggiunto il 40% dei voti espressi. È una situazione alla quale non posso rassegnarmi”, ha detto Macron nel suo discorso ai francesi.

La decisione di sciogliere l’Assemblea Nazionale e di tornare al voto è “grave, pesante, ma è soprattutto un atto di fiducia. Fiducia in voi, miei cari connazionali, nella capacità del popolo francese di fare la scelta più giusta per sé e per le generazioni future. Fiducia nella nostra democrazia”, sono state le parole di Macron nel suo discorso tv. Poco prima l’inquilino dell’Eliseo aveva definito l’ascesa dei nazionalisti “un pericolo per il nostro Paese e per l’Europa”.

Il boom dell’estrema destra di Bardella e Le Pen

La scelta di tornare al voto è stata dettata da risultati che, stando agli exit poll, sono devastanti per Macron. Nulla di sorprendente, dato che tutti i sondaggi avevano previsto la possibilità di una sconfitta pesante nel voto per il Parlamento Ue.

Ma il Rassemblement National del duo Marine Le Pen-Jordan Bardella, il 28enne presidente del partito e capolista alle Europee, arriverebbe a doppiare la lista macroniana: da una parte il 32 per cento, dall’altra il 15.

Anche per questo subito dopo la pubblicazione dei primi exit poll Bardella si era affrettato a chiedere lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale e le elezioni anticipate. Bardella aveva parlato di un “divario senza precedenti” che “riflette un chiaro rifiuto della politica guidata da Emmanuel Macron e dal suo governo”.

Alle scorse elezioni europee, nel 2019, Rassemblement National era comunque arrivato primo ma aveva preso solo un punto in più della lista macroniana Renaissance, che aveva preso il 22,4 per cento. Alle elezioni legislative del 2022 il partito di estrema destra di Marine Le pen arrivato addirittura terzo, dietro Macron e la coalizione di partiti di sinistra radicale Nupes.