Mileto alla scoperta dell’influenza normanna in Calabria e nel Mezzogiorno

Mileto alla scoperta dell’influenza normanna in Calabria e nel Mezzogiorno

Il Quotidiano del Sud
Mileto alla scoperta dell’influenza normanna in Calabria e nel Mezzogiorno

Un viaggio attraverso la Mileto Normanna, la Calabria e le evoluzioni storico-istituzionali che dalla provincia Melitana portarono alla nascita del Regnum Siciliae

MILETO (VIBO VALENTIA) – “La Calabria Normanna, dalla provincia Melitana al Regnum”. È questo il tema del convegno organizzato dall’Accademia Milesia in collaborazione con il comune di Mileto e l’Archivio storico diocesano presso la casa della cultura della città normanna. Il simposio storico-culturale prevede, a partire dalle ore 17 di oggi sabato 15 giugno 2024, la presenza di eminenti studiosi che approfondiranno alcuni specifici aspetti di un momento storico determinante per le sorti del Mezzogiorno.

Quella fase embrionale in cui per primo il Sud ha cominciato a staccarsi dalla mentalità tipica altomedioevale per aprire una nuova era. Quel Basso Medioevo che registrerà la nascita del Regnum Siciliae archetipo dello stato moderno. Il convegno si pone l’obiettivo di approfondire ciò che venne immediatamente prima e che offrì la base su cui il nuovo concetto istituzionale si è poggiato. In questo quadro è proprio da Mileto che il discorso deve partire perché è a Mileto che Ruggero I e in generale i Normanni hanno spiccato il salto alla conquista militare, religiosa e politico-istituzionale del Mezzogiorno.

LE RELAZIONI SU MILETO E LA PROIEZIONE NORMANNA IN CALABRIA

Dopo l’introduzione del presidente dell’Accademia Milesia e direttore dell’Archivio storico diocesano, don Filippo Ramondino, prenderà la parola Ermanno Arslan, accademico dei Lincei e esperto studioso di monetizzazione, che affronterà il tema della moneta: “Tra bizantini e normanni: la Zecca di Mileto”. L’archeologo Francesco Cuteri, invece, affronterà due temi in due momenti distinti dell’incontro. Prima traccerà un quadro della “Contea Normanna di Catanzaro, origini, confini, architetture del potere”, e poi illustrerà “Intorno a Mileto il sistema di castelli a protezione della città di Ruggero”.

Vincenzo Naymo, professore associato di Storia Moderna ed esperto conoscitore del regno di Napoli, invece, presenta gli “Altavilla nella Calabria Medievale: ubicazione, titolarità e fortuna di una compagine feudale di istituzione normanna”. Antonio Preiti, sacerdote ed architetto, approfondisce gli aspetti religiosi applicati all’architettura e non solo attraverso “Il pensiero teologico ed estetico dell’ordine benedettino nella realizzazione delle fabbriche abbaziali in Calabria e Sicilia tra l’XI e il XII secolo”. Gli aspetti militari invece saranno ricostruiti dall’archeologo Luigi Corrado che farà luce sui “Normanni in Italia e la guerra, armamenti, tattiche di conquista e gestione dei territori”. Uno sguardo sulla città scelta da Ruggero come propria residenza lo getta Concetta Di Bella, archivista e bibliotecaria della diocesi di Mileto, precisando il ruolo della “Diocesi di Mileto e cattedrale normanna nel medioevo”.

Prima delle conclusioni, affidate ancora una volta a don Filippo Ramondino, Elena Di Fede dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro porterà i presenti a scoprire “Di pietra e di mattone” gli “elementi e modelli decorativi nelle chiese bizantino-normanne di Calabria”. L’incontro, al quale non mancheranno i saluti istituzionali del sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, si svilupperà attraverso il coordinamento e la moderazione del giornalista del Quotidiano del Sud Francesco Ridolfi.

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