Morte Nasrallah: in Libano e Siria c’è chi festeggia, a Roma e Milano minuto di silenzio dei pro-Pal

RMAG news

C’è chi è sceso in strada per piangere e pregare. C’è chi è stato costretto come Iran. Ma c’è anche chi ha deciso liberamente di esprimere e manifestare la propria gioia per la morte di un leader sanguinario che ha tenuto scacco con il suo gruppo politico e militare il Libano per anni. Stiamo parlando delle reazioni popolari alla morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. Infatti, ci sono stati festeggiamenti e caroselli, non solo in Libano ma anche nel Nord della Siria. Paradossalmente, in Italia ci sono stati – non solo proteste contro Israele – ma addirittura una commemorazione per la scomparsa dell’ormai ex capo del Partito di Dio.

È morto Hassan Nasrallah

Al presidio al Pantheon a Roma, organizzato contro i bombardamenti il Libano, si è tenuto un minuti di silenzio per iniziativa di un attivista libanese per “Hassan Nasrallah”, leader di Hezbollah ucciso nelle ultime ore, “ma soprattutto per tutti i civili libanesi che perdono la vita. E per chi vive nei campi profughi ed è costretto a sfollare. Il Libano è un paese sovrano. C’è un atto di pirateria internazionale”, ha detto l’attivista libanese dal megafono. Tra le tante bandiere sventolate alla manifestazione, anche quella dell’organizzazione Hezbollah.

Festeggiamenti in strada in Libano e Siria, minuto di silenzio a Milano e Roma

E’ iniziata con un minuto di silenzio chiesto dagli organizzatori per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, “e tutti i martiri” l’ormai consueta manifestazione milanese pro Palestina che si tiene ogni sabato in un luogo diverso dallo scoppio del conflitto nello scorso ottobre. “Abbiamo perso tante persone, ma non la resistenza, non abbiamo alzato bandiera bianca come vorrebbe Netanyahu”, ha detto in piazzale Loreto, dal carro che apre il corteo, Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia.

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