Omicidio maresciallo: ergastolo per il presunto assassino

Omicidio maresciallo: ergastolo per il presunto assassino

Il Quotidiano del Sud
Omicidio maresciallo: ergastolo per il presunto assassino

Omicidio maresciallo dei carabinieri in pensione Silvano Nestola: la Corte d’Assise d’Appello di Lecce ha confermato la condanna all’ergastolo per il presunto assassino Michele Aportone.

La Corte d’Assise d’Appello di Lecce ha confermato la condanna all’ergastolo per Michele Aportone, 73 anni, di San Donaci (Brindisi), accusato dell’omicidio del maresciallo dei carabinieri in pensione Silvano Nestola, 45 anni. Il tragico evento risale alla sera del 3 maggio 2021 a Copertino, quando Nestola è stato brutalmente ucciso a colpi di fucile. Presieduta dalla dottoressa Liuni, la Corte ha ribadito l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi, confermando non solo la pena dell’ergastolo, ma anche l’isolamento diurno per un anno. La decisione è stata accolta su richiesta del procuratore generale Salvatore Cosentino, sottolineando la gravità dell’azione criminale e la freddezza con cui è stata eseguita.

OMICIDIO MARESCIALLO IN PENSIONE

L’omicidio si è consumato nei pressi dell’abitazione della sorella della vittima, sotto gli occhi del figlio undicenne di Nestola. Un crimine che ha sconvolto la comunità locale, lasciando un profondo segno soprattutto per la presenza del giovane testimone. Secondo l’accusa, Michele Aportone avrebbe agito spinto dall’opposizione alla relazione sentimentale tra la figlia e l’ex maresciallo. Nonostante la sentenza, Aportone continua a proclamarsi innocente. Attualmente detenuto nella Casa circondariale di Lecce, il 73enne mantiene la sua posizione di estraneità ai fatti contestati, ma le prove raccolte e la ricostruzione dell’accaduto hanno convinto la giuria della sua colpevolezza.

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